Ribalta Emiliana XVIII sec.

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Ribalta Emiliana XVIII sec.

Caratteristiche

Stile:  Barocchetto (1720-1770)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Anno:  Metà '700

Origine:  Emilia Romagna, Italia

Essenza principale:  Acero Noce Pioppo

Materiale:  Bronzo

Descrizione

Cassettone a ribalta mosso su fronte e sui fianchi. Nella parte inferiore tre cassetti con cartelle lastronate in pedule di noce e filettate in acero. Montanti sagomati con cartelle filettate. Nei fianchi due ante con medesima lastronatura. Nella parte superiore ad urna anta a ribalta con all'interno scarabattolo con quattro cassetti, anta centrale e segreti. Pendenti e bocchette in bronzo. Piedi a mensola ed interni in pioppo.

Condizione prodotto:
Richiede piccoli interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 101
Larghezza: 129
Profondità: 60

Certificato rilasciato da:  Dott. Cuoccio Vittorio

Informazioni aggiuntive

Note storico bibliografiche

Graziano Manni, Mobili antichi in Emilia Romagna, Artioli ed. 1993, pagg. 139, 140-147

Stile: Barocchetto (1720-1770)

Con questo termine si designa, per quanto specificatamente attiene alla mobilia, una parte della produzione eseguita in Italia nel periodo di tempo compreso tra l'epoca rococò e la prima fase del neoclassicismo.
Si caratterizza per l'impianto formale e decorativo ancora rigidamente in adesione ai dettami cari al periodo barocco (da cui il termine barocchetto) e alle mode Luigi XIV e tuttavia vi si colgono i nuovi tempi nell'adozione di volumetrie più contenute, moduli decorativi più eleganti, spesso direttamente ispirati alla moda francese, ma sempre eseguiti con rigorosi principi di simmetria ornamentale.
La tendenza ad assimilare novità formali e volumetriche ma non a recepirne l'elaborazione ornamentale trova naturale spiegazione in Italia nel fatto che in questo secolo la grande aristocrazia conosce un irrefrenabile declino politico e economico.
Se nel secolo precedente vi fu gran profusione di arredi destinati a ornare dimore di recente costruzione, per mostrare con orgoglio la potenza della famiglia committente, nel Settecento si bada piuttosto ad aggiornare il palazzo con la sola mobilia strettamente necessaria alle nuove esigenze imposte dalla moda o da necessità funzionali.
Si mantiene il vecchio apparato scenografico e il nuovo non deve troppo contrastare.
Scopri di più sul Barocchetto con i nostri approfondimenti:
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Ribalta a urna, Milano metà XVIII

Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Acero

Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Pioppo

Essenza considerata “povera”, è un legno bianco, con sfumature giallognole o grigiastre, leggero e tenero, che si tarla facilmente. È impiegato per mobili rustici o nella costruzione dei mobili. L'impiego più pregiato che ha avuto nella storia del mobile è in Germania, nell''800, per impiallacciature e tarsie nel periodo Biedermeier.

Materiale: Bronzo