Mobile Osvaldo Borsani

Codice :  MODMOB0002099

non disponibile
Mobile Osvaldo Borsani

Codice :  MODMOB0002099

non disponibile

Mobile Osvaldo Borsani

Caratteristiche

Produzione:  Arredamenti Borsani Varedo

Periodo:  1950 - 1959

Paese produzione:  Varedo, Italia

Descrizione

Mobile bar da incasso con apertura a coulisse e piano di appoggio estraibile; legno di acero, interno in vetro retro trattato e specchiato, retro illuminazione, ante in legno con vetro retro decorato con soggetti stilizzati, eleganti maniglie in ottone. Il mobile è stato progettato nel 1951 da Osvaldo Borsani per Arredamenti Borsani Varedo con numero di archivio 7356, per un arredamento privato come pezzo unico. Buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 62
Larghezza: 222
Profondità: 45

Con certificato di autenticità

Informazioni aggiuntive

Produzione: Arredamenti Borsani Varedo

La Villa di Varedo progettata dal primo nel 1943 per il padre Gaetano. Qui negli Anni 20 è iniziata la storia della Fabbrica di Mobili Borsani che, nelle mani dei due fratelli, si è trasformata in Tecno, marchio di arredi per ufficio noto per la qualità della manifattura unita all'eleganza del segno. La stessa della casa, tuttora un gioiello dell'architettura moderna paragonabile per importanza e atmosfera a capolavori da poco riscoperti come Villa Necchi Campiglio. La logica con la quale la residenza è stata realizzata è il marchio di fabbrica dei Borsani: l'attenzione dal generale al particolare, dal fuori al dentro. È sempre stato così. A partire dal progetto per una Casa Minima presentato alla Quinta Triennale di Milano nel 1933 quando Osvaldo era studente. la sperimentazione non si limitava al design. Borsani, nella composizione dei suoi lavori, amava coinvolgere grandi artisti inserendo contributi eccellenti: è così che il camino del salotto è stato finito dalle ceramiche di Lucio Fontana o che la grande scala nell%u2019atrio di ingresso ha accolto le sculture metalliche di Agenore Fabbri. E come non citare, a proposito di certi interventi sugli arredi, la collaborazione con il pittore Adriano Spilimbergo? Per l'epoca - va ricordato - non era un fatto così eccezionale: architettura, arte e design erano solite dialogare tra di loro. La villa per certi versi ne è una testimonianza: racconta in forma concreta una delle storie recenti che hanno creato il mito della Brianza: due anime - come i gemelli Borsani- in equilibrio tra unicità quasi artistica e produzione industriale.

Periodo: 1950 - 1959

Proposte alternative
Potrebbe interessarti anche