Stehlampe von Joe Colombo Vintage Italien 70er Jahre

Code :  MODILL0001932

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Stehlampe von Joe Colombo Vintage Italien 70er Jahre

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Stehlampe von Joe Colombo Vintage Italien 70er Jahre

Merkmale

Designer:  Joe Colombo

Produktion:  Oluce

Modell:  626

Zeit:  1970 - 1979

Produktionsland:  Italien

Beschreibung

Stehlampe mit Dimmer von Joe Colombo (1930-1971) für Oluce. Gestell aus beschichtetem Stahl, verchromter Schaft, Licht und Höhe einstellbar, Aluminium beschichtet. Modell: 626. Hergestellt in Italien, 1970er Jahre.

Produkt-Zustand:
Die Lampe ist gut erhalten, hat leichte Gebrauchsspuren.

Größe (cm):
Höhe: 215
Breite: 28

Weitere Informationen

Designer: Joe Colombo

Joe Colombo wurde 1930 in Mailand geboren. In den frühen 1950er Jahren schloss er sich mit Enrico Baj der Nuclear Painting Group an. Er studiert an der Brera Academy of Fine Arts und am Mailänder Polytechnikum. Nachdem er den Beruf des Bildhauers und Malers aufgegeben hatte, eröffnete er 1961 ein Designstudio in Mailand. 1964 erhielt er bei der XIII. Triennale di Milano die Goldmedaille. Er nimmt an der XIV Triennale di Milano teil, wo er in einem ganz ihm gewidmeten Raum neue Vorschläge für die Innenarchitektur ausstellt, darunter das berühmte programmierbare Wohnsystem. 1963 gewann er mit der Acryl-Tischlampe die Goldmedaille der Mailänder Triennale. 1967 gewann er den Compasso d'Oro Award für die Spider-Lampe. 1968 erhielt er den Design International Award in Chicago. 1970 gewann er den Compasso d'Oro Award für eine Klimaanlage von CANDY. 1971 gewann der Boby den ersten Preis bei der SMAU in Mailand.

Produktion: Oluce

Fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni, maestro d'arte, Oluce è, nel campo dell'illuminazione, la più antica azienda italiana di design ancora attiva. Prima del conflitto mondiale esisteva infatti la sola Arteluce di Gino Sarfatti, scomparsa alla fine degli anni '90, nel 1948 nasceranno Azucena e Lamperti, nel 1950 Arredoluce e Stilnovo. Saranno però soprattutto Arteluce, Azucena e Oluce a focalizzare, per lunghi anni, il panorama italiano, costituendosi quali centri di incontro per quei progettisti che, fortemente coinvolti dalla ricostruzione prima e dalla nascita della produzione in serie poi, animavano il dibattito milanese: Vittoriano Viganò e i BBPR, Gigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella, Marco Zanuso e infine Joe Colombo. Già nel 1951 Oluce partecipa, con successo, alla IX Triennale. Un grande successo è sancito da Tito Agnoli con le segnalazioni alla seconda edizione del Compasso d'Oro, nel 1955, di due lampade (il modello da terra 363 e uno speciale modello per libreria). Nel 1956 seguiranno, in rapida sequenza, altre due segnalazioni: per una notevolissima lampada da tavolo in polivinile a lamelle e per un apparecchio a sospensione (mod. 4461) con doppio diffusore in perspex. Fondamentale infine ricordare, nel 1954, l'apparecchio 255/387 (detto ''Agnoli''), esile tige che regge uno spot, a segnare la fine dei paralumi e l'adozione di lampade da terra molto semplificate anche nell'illuminazione domestica. ntanto, nel 1963, in produzione dal 1965, Marco Zanuso disegna per Oluce un dimenticato capolavoro, la lampada da tavolo modello 275 con grande diffusore in perspex bianco orientabile a rotazione su di una base in metallo laccato. Nel 1964/66, nuovamente da un materiale, il vetro stampato detto ''Lente Fresnel'', nascerà, con Joe Colombo, la famiglia di lampade stagne da esterno ''Fresnel'' con base in metallo verniciato e diffusore trattenuto da mollette d'acciaio. Nel 1967 Colombo è però già più avanti e, con il modello ''Coupé'', conservato al MoMa di New York, propone uno stelo curvo di notevoli dimensioni a sorreggere una elegantissima calotta semicilindrica. La Coupé vince, nel 1968, lo ''International Design Award'' dell'American Institute of Interior Designers di Chicago. Nel 1970 infine, entrata in produzione nel 1972, ad un anno dalla prematura scomparsa di Joe Colombo, nasce la ''Lampada alogena'', necessariamente da allora chiamata ''Colombo''.Nel 2001 sassi in bianco vetro di Murano e canne in perspex trasparente popolano lo stand Oluce ad Euroluce. Disegnate da Laudani&Romanelli e da Ferdi Giardini propongono un modo di intendere il design che superi la funzione per farsi poesia. Entra infine nella squadra Oluce, con ''Sorane'' prima e quindi con ''Switch'', Oki Sato, ovvero Nendo, il più raffinato tra i nuovi progettisti giapponesi. Ma questa, ormai, non è più la storia dell'Oluce, piuttosto l'apporto della Oluce al design contemporaneo.

Zeit: 1970 - 1979

1970 - 1979
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