Lampada Tito Agnoli

Code: MOILIL0087109

nicht verfügbar
Warenkorb
SICHERE ZAHLUNGEN
pagamenti sicuri
Anfrage Informationen
Termin vereinbaren
Gehen Sie zu noleggio.dimanoinmano.it um das Produkt zu mieten
Miete
Lampada Tito Agnoli

Code: MOILIL0087109

nicht verfügbar
Warenkorb
SICHERE ZAHLUNGEN
pagamenti sicuri
Anfrage Informationen
Termin vereinbaren
Gehen Sie zu noleggio.dimanoinmano.it um das Produkt zu mieten
Miete

Lampada Tito Agnoli

Merkmale

Designer:  Tito Agnoli

Produktion:  Oluce

Zeit:  1960 - 1969

Produktionsland:  Italien

Material:  Marmor , Metall

Beschreibung

Lampada da terra a posizione regolabile, mediante scorrimento sull'asta ed inclinazione del punto luce. Base in marmo, metallo nichelato.

Produkt-Zustand:
Lampada in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Größe (cm):
Höhe: 191
Breite: 17
Durchmesser: 17

Weitere Informationen

Designer: Tito Agnoli

Tito Agnoli wurde 1931 in Lima, Peru, in eine italienische Familie geboren. Nach dem Krieg kehrt er nach Italien zurück. Ausgebildeter Maler (er studierte bei Sironi), schrieb er sich 1949 an der Fakultät für Architektur ein, wo er 1959 seinen Abschluss machte und Assistent von Gio Ponti und Cardo De Carli sein wird. Bereits in den frühen 1950er Jahren entfaltete er jedoch eine intensive berufliche Tätigkeit im Bereich Design. Er entwirft unter anderem für Arflex, Cinova, Lema, Matteo Grassi, Molteni, Montina, Oluce, Pierantonio Bonacina, Poltrona Frau, Schiffini, Ycami. Mehrfach beim Compasso d'Oro gemeldet, gewann er 1986 die Goldmedaille beim Neocon in Chicago. Einige seiner Stücke befinden sich in der ständigen Sammlung des MoMA in New York. Er starb im Februar 2012 in Mailand.

Produktion: Oluce

Fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni, maestro d'arte, Oluce è, nel campo dell'illuminazione, la più antica azienda italiana di design ancora attiva. Prima del conflitto mondiale esisteva infatti la sola Arteluce di Gino Sarfatti, scomparsa alla fine degli anni '90, nel 1948 nasceranno Azucena e Lamperti, nel 1950 Arredoluce e Stilnovo. Saranno però soprattutto Arteluce, Azucena e Oluce a focalizzare, per lunghi anni, il panorama italiano, costituendosi quali centri di incontro per quei progettisti che, fortemente coinvolti dalla ricostruzione prima e dalla nascita della produzione in serie poi, animavano il dibattito milanese: Vittoriano Viganò e i BBPR, Gigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella, Marco Zanuso e infine Joe Colombo. Già nel 1951 Oluce partecipa, con successo, alla IX Triennale. Un grande successo è sancito da Tito Agnoli con le segnalazioni alla seconda edizione del Compasso d'Oro, nel 1955, di due lampade (il modello da terra 363 e uno speciale modello per libreria). Nel 1956 seguiranno, in rapida sequenza, altre due segnalazioni: per una notevolissima lampada da tavolo in polivinile a lamelle e per un apparecchio a sospensione (mod. 4461) con doppio diffusore in perspex. Fondamentale infine ricordare, nel 1954, l'apparecchio 255/387 (detto ''Agnoli''), esile tige che regge uno spot, a segnare la fine dei paralumi e l'adozione di lampade da terra molto semplificate anche nell'illuminazione domestica. ntanto, nel 1963, in produzione dal 1965, Marco Zanuso disegna per Oluce un dimenticato capolavoro, la lampada da tavolo modello 275 con grande diffusore in perspex bianco orientabile a rotazione su di una base in metallo laccato. Nel 1964/66, nuovamente da un materiale, il vetro stampato detto ''Lente Fresnel'', nascerà, con Joe Colombo, la famiglia di lampade stagne da esterno ''Fresnel'' con base in metallo verniciato e diffusore trattenuto da mollette d'acciaio. Nel 1967 Colombo è però già più avanti e, con il modello ''Coupé'', conservato al MoMa di New York, propone uno stelo curvo di notevoli dimensioni a sorreggere una elegantissima calotta semicilindrica. La Coupé vince, nel 1968, lo ''International Design Award'' dell'American Institute of Interior Designers di Chicago. Nel 1970 infine, entrata in produzione nel 1972, ad un anno dalla prematura scomparsa di Joe Colombo, nasce la ''Lampada alogena'', necessariamente da allora chiamata ''Colombo''.Nel 2001 sassi in bianco vetro di Murano e canne in perspex trasparente popolano lo stand Oluce ad Euroluce. Disegnate da Laudani&Romanelli e da Ferdi Giardini propongono un modo di intendere il design che superi la funzione per farsi poesia. Entra infine nella squadra Oluce, con ''Sorane'' prima e quindi con ''Switch'', Oki Sato, ovvero Nendo, il più raffinato tra i nuovi progettisti giapponesi. Ma questa, ormai, non è più la storia dell'Oluce, piuttosto l'apporto della Oluce al design contemporaneo.

Zeit: 1960 - 1969

1960 - 1969

Material:

Marmor

Metall

Alternative vorschläge
Es könnte dich auch interessieren