Stemma come identità

Giorgio Tassi
Bolis Edizioni

Graziella Vigo
Skira Editore

Un volume fotografico dedicato all'Armenia, un paese antico dai panorami indimenticabili: gli strapiombi, le vallate pietrose, i laghi, il cielo immenso con le nuvole che si rincorrono all'infinito. E poi le città grandi e piccole, con i giovani nella capitale e gli anziani che giocano a dama nelle stradine dei villaggi. La vera essenza, l'anima dell'Armenia, sono i monasteri millenari con le loro cupole, le Madonne, le croci di pietra, sbalzate, ricamate, incise da millenni nella caratteristica pietra rossa e grigia. Monasteri isolati nel fondo delle valli, scavati nella roccia delle montagne, apparentemente vuoti e deserti, ma sempre aperti al culto della chiesa cristiana più antica del mondo. Le fotografie ritraggono le cerimonie più sacre, momenti di vita quotidiana, mestieri perduti, persone dai volti senza tempo; scatti straordinari dai quali emerge l'immagine di un popolo forte e gentile, che ha conservato nei secoli una profonda unicità.

Cesare Macchi Cassia
AIAP Edizioni

Mezzo secolo di vita attraverso la presenza di una donna, interprete di fatti e di luoghi, catalizzatrice di sensazioni, espressione di uno stile colto in immagini che riportano agli avvenimenti che ci hanno segnato, dalla nascita della Comunità Economica Europea nel '57 alla primavera araba del 2011. Una testimonianza sulla questione postaci da Paul Auster: 'Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso. Ma questo fu molto tempo dopo. All'inizio, non c'erano che il fatto e le sue conseguenze. La questione non è se si sarebbero potuti sviluppare altrimenti o se invece tutto fosse già stabilito ...'

Henri Cartier-Bresson
Robert Delpire Editore/Artimport

Germano Celant
Artificio Skira

Curata dal maggiore specialista dell'opera di Mapplethorpe, Germano Celant, la monografia - che accompagna la grande e articolata retrospettiva torinese (Palazzina della Promotrice delle Belle Arti, 8 ottobre 2005 - 1 gennaio 2006) dedicata al fotografo americano - presenta una selezione di oltre 400 opere che consentono una rilettura del suo lavoro sottraendolo all'aura scandalosa che l'ha finora accompagnato per reinserirlo nel contesto dell'arte e della cultura americana di quegli anni, segnata dall'espressione della libertà dai pregiudizi etnici e dalle convenzioni sessuali di cui Mapplethorpe fu interprete e paladino e insieme tragica vittima.

Robert Mapplethorpe, Herbert Muschamp
teNeues France

Flower are one of the most common subjects for artwork, yet Mapplethorpe excels at bringing something radically new to his flower photographs. Setting them in a universe apart, their poses are classical, reduced to a series of essential forms. Their compositions are profoundly simple but mask a complex dynamic. Each one is evocative, and almost always sexually charged. When photographed by Mapplethorpe, these delicate organisms become almost muscular in their raw power. AUTHOR: Robert Mapplethorpe was born in 1946 and was raised in Long Island, New York. He received a B.F.A. from Pratt Institute in Brooklyn. By the early 1980s, he challenged the definition of photography with new techniques and formats. Mapplethorpe continued to create powerful images until his death from AIDS in 1989. 53 colour & 227 duotone photos

Roberta Valtorta
Tranchida

Renato D'Agostin
Mc2gallery Edizioni

Jean-Pierre Montier
Mondadori Electa

Don McCullin
Skira

An exhibition catalog that features an impressive retrospective, covering the last fifty years in chronological order. Don McCullin (born 1935, London) is one of the most important photographers of our time. For more than fifty years, his uncompromising black-and-white photographs have shaped our awareness and understanding of modern conflict and its consequences. His images tell the remarkable story of his life and work, including his most famous assignments in Berlin, Vietnam, Cambodia, Biafra, Bangladesh, and the Middle East. The Winner of the Warsaw Gold Medal and the World Press Photographer Award, he was awarded the ICP Cornell Capa Award in 2006. Key periods in McCullin's life, including his early experiences of evacuation and the Blitz, his commissions from Berlin in 1961 and Cyprus in 1964, and his most famous work for the Sunday Times are here explored alongside more recent projects with Christian Aid, his photographs of last tribes in the Omo River Valley, South Kenya, and Irian Jaya, New Guinea, and, in the last few years, those of still-life and English landscapes at his home in Somerset. A photographic journey across the ruins and landscapes of the boundaries of the Roman Empire completes the volume.

Luigi Erba
Fotografia Italiana