Milano 1903-1970. Paolo Buffa è figlio d'arte. Il padre Giovanni era un pittore ed esecutore di vetrate i cui cartoni estremamente decorativi, pubblicati nelle riviste e manuali per artigiani, venivano proposti a modello di squisita "arte nuova". Paolo Buffa inizia a lavorare nello studio di Gio Ponti e in seguito, fin dal 1928, come risulta dalla documentazione d'epoca, in stretta collaborazione con l'architetto A. Cassi Ramelli. Si dedica prevalentemente all'arredamento, disegna mobili proponendo di continuo nuovi modelli. Più che un precursore, è un fedele portavoce del gusto del suo tempo: neoclassico prima e novecentista poi. Dal 1930 invitato alle Triennali, chiamato a partecipare ai concorsi dell'ENAPI, a collaborare alla rivista "Domus", può essere considerato uno degli arreda tori più autorevoli dell'area milanese. I primi mobili, realizzati nel 1927-28 durante la permanenza nello studio di Ponti e Lancia, dimostrano gran cura nella scelta dei legni, sul finire degli anni Venti Buffa introduce particolari stilistici orientali, per tutti gli anni Trenta adotta forme compatte e semplificate.
Production: Italiana
Time: 1940s
1940s
Main essence: Mahogany
It is one of the most precious and sought-after woods in cabinet making. It was discovered in Central America around 1600 and began to be imported to England in the 1700s. Much appreciated for its hardness and indestructibility, it became widespread following the blocking of walnut exports from France in 1720 and the consequent elimination of English import duties on mahogany from the colonies in America and India. The most valuable version comes from Cuba, but it became very expensive. At the end of the 18th century it began to be used also in France in Louis XVI, Directory and Empire furniture, its diffusion declined starting from when Napoleon, in 1810, forbade its import. It was generally used in the manufacture of elegant furniture, due to its characteristics and beautiful grain.