Sofá Tito Agnoli 'Serie Deca' para Arflex

Código :  MOSEDI0144104

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Sofá Tito Agnoli 'Serie Deca' para Arflex

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Sofá Tito Agnoli 'Serie Deca' para Arflex

Características

Diseñador:  Tito Agnoli

Producción:  Arflex

Modelo:  Serie Deca

Período:  1970 - 1979

País de producción:  Giussano, Lombardia, Italia

Material:  Espuma , Piel

Descripción

Sofá de los años 70 compuesto por dos rinconeras modulares con acolchado de espuma y tapizado en piel.

Condición del Producto:
Artículo en regular estado que muestra algunos signos de desgaste.

Dimensiones (cm):
Altura: 64
Ancho: 178
Profundidad: 90

Altura del asiento:  37

Información adicional

Diseñador: Tito Agnoli

Tito Agnoli nació en Lima, Perú, en 1931 en el seno de una familia italiana. Regresa a Italia después de la guerra. Pintor de formación (estudió con Sironi), en 1949 se matricula en la Facultad de Arquitectura, donde se gradúa en 1959 y será ayudante de Gio Ponti y Cardo De Carli. Sin embargo, ya a principios de la década de 1950 desarrolla una intensa actividad profesional en el campo del diseño. Diseña, entre otros, para Arflex, Cinova, Lema, Matteo Grassi, Molteni, Montina, Oluce, Pierantonio Bonacina, Poltrona Frau, Schiffini, Ycami. Presentado varias veces en el Compasso d'Oro, en 1986 ganó la medalla de oro en el Neocon de Chicago. Algunas de sus piezas se conservan en la colección permanente del MoMA de Nueva York. Murió en Milán en febrero de 2012.

Producción: Arflex

Nel 1947 un gruppo di tecnici composto da Aldo Bai, Pio Reggiani, Aldo Barassi, provenienti dalla Pirelli e un giovane architetto Marco Zanuso iniziarono a sperimentare l'uso della gommapiuma e dei nastri elastici per l'arredamento. Ispiratore dell'operazione è Marco Zanuso, uno dei primissimi architetti ad interessarsi dei problemi dell'industrializzazione del prodotto, dall'applicazione dei nuovi materiali alle nuove tecnologie. Nella storia e nella vita di un'azienda ci sono vicende e momenti di speciale significato, che costituiscono titoli di merito riconosciuti da tutti. I primi fatti memorabili dell'arflex coincidono con la sua nascita, in un piccolo stabilimento di Corso di Porta Vittoria a Milano. Lì si costituì il primo nucleo organizzativo di produzione e vendita, ma il primo incontro con il pubblico avvenne in occasione della IX Triennale di Milano nel 1951 dopo due anni di sperimentazioni. È proprio questo primo affacciarsi alla ribalta di un ambito di avanguardia strettamente culturale che è da tener presente nel percorrere la storia dell'azienda, perché questo interesse sperimentale, se non disgiunto da fini commerciali, denuncia la volontà di creare prodotti di alto livello tecnologico ed estetico, sulle basi di una approfondita ricerca e sperimentazione. La Medaglia d'Oro della IX Triennale, assegnata alla poltrona Lady, ha premiato prima di tutto questo aspetto della produzione arflex. L'attenzione di arflex è costantemente diretta alla sperimentazione culturale, riuscendo a imporre prodotti nuovi, tecnologici, all'epoca del tutto inconsueti: come la poltrona Lady (Zanuso 1951Medaglia d'Oro alla IX Triennale), il divano Sleep-o-matic (Zanuso 1951 Medaglia d'Oro alla X Triennale), la poltrona Martingala (Zanuso 1952 primo esempio di dressing design), la poltrona Fiorenza (Franco Albini, 1952), la poltrona Fourline (Zanuso 1964, Medaglia d'Oro alla XIII Triennale), la sedia Lucania (De Carlo 1954), la poltrona Delfino (Carboni primi esperimenti di animal-design). Le sedie Elettra e Neptunia (1953 e '54) dello studio BBPR o la seduta Hall (Manghi, 1958) e i primi mobili direzionali di Roberto Manghi 1961, consentono di allargare la produzione ai mobili per ufficio o per ambienti pubblici oltre che a quelli per la casa. La nuova proprietà continua la collaborazione con architetti di livello internazionale: Studio Cerri, Studio Sottsass, Michele De Lucchi, Isao Hosoe (Dune, 1995 The Design Distinction Award), Hannes Wettstein (Spline premio International Design Award 2002), Prospero Rasulo, Carlo Colombo, Christophe Pillet, Vincent Van Duysen, Cini Boeri, Carlo Ferrando, Mauro Lipparini, Burkhard Vogtherr, riprende anche la collaborazione con giovani designer come Monica Graffeo producendo sedia Mints (premio Young&Design 2004). arflex riprende anche quella 'sperimentazione-ricerca' creata da Zanuso-arflex nel 1950 dove la forma dell'oggetto era data dai materiali e dalle tecnologie utilizzate, ne sono un esempio il tavolo di Stefano Gallizioli del 2002, la cui forma è vincolata da una tecnologia innovativa brevettata per la produzione e l'assemblaggio del piano o come le sedute per aeroporti di Mangiarotti del 1998 dove la base in marmo veniva ricavata con una nuova tecnologia di taglio. Questi prodotti rimasero solo dei prototipi, invece vengono messe in produzione le mensole Live disegnate da Giuseppe Vigano 2004 il quale adattò la forma della mensola al brevetto di utilità inventato dall'azienda.

Período: 1970 - 1979

1970 - 1979

Material:

Espuma

nulo

Piel

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