Etagere Luigi Filippo

In noce

Codice :  ANTCRE0000299

non disponibile
Etagere Luigi Filippo

In noce

Codice :  ANTCRE0000299

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Etagere Luigi Filippo - In noce

Caratteristiche

In noce

Stile:  Luigi Filippo (1830-1848)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Anno:  Metà '800

Origine:  Italia

Essenza principale:  Noce

Descrizione

Etagere Luigi Filippo intagliata. Presenta volute mosse e schienale con inserto in stoffa. Alzata sagomata con specchiera.

Condizione prodotto:
Prodotto che mostra segni di usura dovuti all'età come graffi, ammaccature, sbiaditure, difetti minimali o riparazioni visibili. Richiede piccoli interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 197
Larghezza: 121,5
Profondità: 46

Informazioni aggiuntive

Stile: Luigi Filippo (1830-1848)

Lo stile Luigi Filippo si sviluppa in un contesto contraddistinto da due fattori principali: l'espansione della borghesia e l'avvento dell'industrilizzazione dei processi produttivi.
Questo stile quindi fronteggia il declino degli artigiani e le nuove esigenze di economicità e comodità.
Esteticamente riprende elementi dal passato, soprattutto dal Gotico e dal Rinascimento, prediligendo forme molto curve per gli schienali delle sedute, gambe e piedi a capriolo, con una decorazione molto ricca.
Utilizza prevalentemente legni scuri: ebano, palissandro e mogano, affiancati per contrasto a elementi chiari.
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Lo stile Luigi Filippo
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Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale: Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.