Ambito di Marcantonio Franceschini - Cupido
Caratteristiche
Cupido
Artista: Marcantonio Franceschini (1648-1729) Ambito di
Titolo opera: Cupido che lancia una freccia
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800 , XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Allegorico/Mitologico
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Cupido che lancia una freccia
Olio su tela. In prima tela, restaurato e rinforzato sulle parti a contatto con il telaio originale. L'opera è derivazione, probabilmente di bottega, dell'identica del Franceschini, esposta alla Galleria degli Uffizi (le cui misure sono 119 x 80 cm e databile tra il 1695 e il 1699 - Riferimenti dal Catalogo Fondazione Zeri). Presentato in bella cornice dorata coeva, adattata al dipinto.
Condizione prodotto:
Restaurato e rinforzato sulle parti della tela a contatto con il telaio originale.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 140
Larghezza: 105
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 117
Larghezza: 80
Informazioni aggiuntive
Artista: Marcantonio Franceschini (1648-1729)
Epoca:
XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
Alla scoperta del Barocchetto
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XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
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