Sedie Gianfranco Frattini

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Sedie Gianfranco Frattini

Caratteristiche

Designer:  Gianfranco Frattini

Produzione:  Cassina

Modello:  107

Periodo:  1960 - 1969

Essenza principale:  Faggio Rovere

Materiale:  Espanso , Legno Tinto , Tessuto

Descrizione

Gruppo di 6 sedie, di cui 2 con braccioli, legno di Faggio tinto e legno di Rovere, seduta imbottita in espanso e rivestimento in tessuto.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni (cm):
Altezza: 76,5
Larghezza: 46,5
Profondità: 50

Dimensioni massime (cm):
Larghezza: 50
Profondità: 52

Altezza seduta (cm):  46

Informazioni aggiuntive

Designer: Gianfranco Frattini

Nel 1953, Gianfranco Frattini si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. La sua attività professionale è indirizzata prevalentemente all'arredamento d'interni e al disegno industriale. Il suo design, di stile essenziale e dalle linee rigorose, predilige l'uso del legno. Assidua è la sua partecipazione a mostre, esposizioni, convegni e saloni del mobile in tutto il mondo. Numerosi i premi assegnati ai suoi progetti. Collabora con Gio Ponti fino al 1954 e nel 1956 è tra i fondatori dell'ADI, Associazione per il Disegno Industriale, per la quale svolge numerosi incarichi. Per citare alcuni suoi prodotti: il Coffee Table del 1969, il mobile contenitore con ante avvolgibili del 1957 produzione Bernini e il posacenere 1 per Progetti del 1974.
Scopri di più su Gianfranco Frattini con i nostri approfondimenti:
Frattini: Highboard
FineArt: Sideboard '503'
FineArt: Poltrone '849'

Produzione: Cassina

1927: Nasce la società Amedeo Cassina 1952: Realizzazioni di interni navali. Andrea Doria: inizia la collaborazione con Gio Ponti. 1954: Sedia 683 di Carlo de Carli. Cassina vince il primo Compasso d'Oro. 1957: "Collaudo" della 699 di Gio Ponti. Estrema identificazione tra forma e struttura. 1964: Acquisizione dei diritti di riproduzione dei primi modelli della collezione Le Corbusier. 1968: Ciprea di Afra e Tobia Scarpa. Un unico volume di poliuretano espanso 1970: Soriana di Afra e Tobia Scarpa. Premio Compasso d'Oro. 1972: Kar-a-sutra, prototipo di auto di Mario Bellini, presentato al MOMA di New York. 1973: Aeo di Archizoom/Paolo Deganello. Una nuova poltrona nel "campo dell'infinito sedibile". 1973: Maralunga di Vico Magistretti. Un successo internazionale. Premio Compasso d'Oro. 1973: Charles R. Mackintosh, un nuovo architetto nella collezione "Cassina I Maestri". 1973: Red and Blue di Gerrit T. Rietveld. Nasce la collezione "Cassina I Maestri". 1977: 412 Cab di Mario Bellini. Un vestito cucito in cuoio montato su una struttura d'acciaio. 1980: Wink di Toshiyuki Kita. Una poltrona che si adatta alla forma dell'uomo. 1983: E. Gunnar Asplund nella collezione "Cassina I Maestri". Sedia Goeteborg 1. 1986: Frank Lloyd Wright, collezione "Cassina I Maestri". Poltroncina Barrel. 1987: Feltri di Gaetano Pesce. Una ricerca verso nuovi materiali. 1991: Cassina vince il premio Compasso d'Oro per l'importante contributo alla cultura del design. 1996: Una nuova visione della casa. Met, sistema componibile, di Piero Lissoni con S. Sook Kim 1998: L.W.S Lazy Working Sofa di Philippe Starck. Il divano diventa un'isola multifunzionale. 2004: Charlotte Perriand nella collezione "Cassina I Maestri". Tavolo Ventaglio. 2007: Privé di Philippe Starck. Un seduttivo mix di classicismo, provocazione e ironia. 2008: Franco Albini, il primo architetto italiano nella collezione "Cassina I Maestri". Sedia Luisa. 2008: Una grande mostra e un libro per celebrare 80 anni di storia Cassina. 2009: Nuovi modelli ampliano la collezione di Charlotte Perriand. 2009: Eve di Piero Lissoni. Il rivestimento si configura come una busta sopra la struttura. 2010: Aire di Piero Lissoni. Un volume semplice e una struttura intelligente ed efficiente. -

Periodo: 1960 - 1969

Essenza principale:

Faggio

Si tratta di un legno semiduro che, purtroppo, si tarla facilmente, quindi viene considerato povero. Per le sue tonalità chiare ma variegate, dal biondo al rossiccio, fu comunque apprezzato dagli ebanisti francesi. Venne impiegato soprattutto per le strutture dei mobili o, in alternativa al noce, da parte dei mobilieri inglesi di provincia per opere popolari, più che altro nel '700. L'utilizzo più nobile lo si deve a Thonèt, che applicò la piegatura a vapore del faggio nella realizzazione dei mobili, in particolare per le sedie che presero il suo nome.

Rovere

Sotto il nome di quercia o rovere vengono raggruppate varie tipologie di legni derivate da piante del genere quercus. Sono sempre legni resistenti, duri e compatti. Il rovere è più chiaro rispetto alla quercia, entrambi sono impiegati per mobili più rustici o per gli interni dei mobili antichi francesi ed inglesi. In altre lavorazioni venne progressivamente sostituito dall'avvento da legni esotici considerati più pregiati dal '700.

Materiale:

Espanso

Legno Tinto

Tessuto

Proposte alternative