Coppia di Vasi Attribuiti a Jacob Petit
Caratteristiche
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Origine: Parigi, Francia
Materiale: Porcellana
Descrizione
Coppia di vasi dalla forma di fiasca a collo stretto su base ottagonale; due draghi alati formano le anse dei vasi, sul fronte, racchiuse entro una corona di fiori, si trovano le due riserve dipinte con scene galanti di gusto orientale raffiguranti arabi in giardini di palme; il corpo del vaso vede l'alternarsi di fasce blu e rosse, con ricami dorati. La dimensione plastica è affidata ai fiori e ai draghi, i primi dipinti mentre i secondi sono dorati.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni (cm):
Altezza: 42,5
Larghezza: 25
Profondità: 21,5
Informazioni aggiuntive
Note storico bibliografiche
I due vasi, seppur non siano marcati, rientrano nella migliore realizzazione di Jacob Petit. Tratti caratteristici della sua opera sono l'invenzione della forma in cui rientra un complesso di più stili secondo il precoce eclettismo che caratterizza le opere del ceramista e che nel corso della storia lo distingue dalle altre produzioni. Caratteristici sono anche l'uso di colori accesi e i tipici motivi arabeggianti che segnano la produzione di maggior successo dell'azienda. Jacob Petit (Parigi, 1796-1868): All'anagrafe Jacob Mordecai, il cognome con il quale è notoriamente conosciuto fu preso in prestito dalla moglie, tale Adélaïde Petit, figlia di un fornaio di Chantilly. Jacob Petit imparò inizialmente il disegno da autodidatta, ed entrò solamente in seguito nello studio di Antoine-Jean Gros, pittore a sua volta formatosi presso Jaques-Louis David. Successivamente, nel 1822, fu ammesso alla manifattura di Sèvres, affascinato dalla produzione delle porcellane. Il suo interesse fu tale che negli anni successivi fece vari viaggi in tutta Europa, per entrare in contatto con i diversi gusti e per apprendere le varie tecniche di produzione fino ad allora note. Quanto egli acquisì si ritrova nel volume pubblicato una volta rientrato in patria, tra il 1830 e il 1831, vera e propria raccolta sulla decorazione d'interni, che spesso utilizzò come modello di riferimento durante tutta la sua carriera. Lo spirito imprenditoriale di Petit trovò riscontro anche nella fabbrica che aprì a Fonatinbleau, nella quale vi erano all'attivo 80 lavoratori, sede, assieme al laboratorio parigino, della sua ricca produzione di porcellane. I suoi prodotti sono riconoscibili anche per essere quasi sempre marcati con le iniziali, “JP”, scritte in blu. Fin da subito questa si contraddistinse anche per l'attenzione che Petit riservò alla sperimentazione tecnica, consentendogli addirittura di imitare con la porcellana dei cestini di vimini intrecciati. Questa dedizione gli consentì di partecipare, a partire dagli anni Trenta del XIX secolo, a numerose mostre, dai cui rapporti emerge come il ruolo del nostro per la produzione e il commercio di porcellane ornamentali fosse oramai acclarato. La sua produzione era infatti caratterizzata da una grande eterogeneità di oggetti decorativi, che fin da subito si contraddistinsero per l'eclettismo e per la capacità di unire e fondere diverse suggestioni stilistiche, certamente conosciute in prima persona durante i suoi numerosi viaggi. Le sue opere sono infatti note proprio per questa audace commistione di gusti, tradotta in un'assoluta originalità, alta qualità delle finiture e soprattutto una vivace e accattivante policromia, ancora oggi ricercata e apprezzata dai collezionisti.
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Materiale: Porcellana
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