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Allegoria di Pietro Bardellino
Scena allegorica con putti e caprette,1780 ca.
Olio su tela. Nella scena, di forma ovale e chiaramente concepita come sovraporta, alcuni bambini paffuti giocano con delle caprette. L'opera è riconducibile a Pietro Bardellino, pittore napoletano nella cui produzione si ritrovano numerose scene allegoriche analoghe, che riprendono la moda francese - in particolare nel '700 si ricordano le invenzioni di François Boucher - di utilizzare il tema dell'infanzia per incarnare allegorie rinascimentali e barocche. Il Bardellino fu particolarmente attivo nella decorazione d'interni delle residenze nobiliari napoletane, e di fatto sono numerose le opere a lui attribuite che avevano tale funzione, spesso di sovraporta. Il significato allegorico di esse peraltro è dubbio, e forse volutamente suscettibile di diverse interpretazioni a seconda della committenza e dell'utilizzo nella villa. La stessa scena qui proposta si ritrova spesso nella produzione del Bardellino, anche in formato diverso, descritta a volte nella serie delle allegorie dei sensi, e in tal caso sarebbe raffigurato il Tatto, oppure come allegoria degli elementi, e perciò si tratterebbe della Terra. In ogni caso, si apprezza la gradevolezza della rappresentazione, leggera e luminosa, ove spiccano, proprie del Bardellino, la ricerca di tonalità cromatiche tanto lievi da conseguire effetti di colore pastello, la riduzione drastica dei contrasti di chiaroscuro, la accuratezza nello sfumare i contorni delle figure. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice napoletana coeva (ultimo quarto del XVIII secolo) , decorata a rocaille. In legno intagliato, presenta un motivo floreale a ghirlanda, che culmina in una cimasa con conchiglia. La cornice è laccata, con le parti intagliate dorate a mecca.