Rino Carrara

Mosso in bianco N.445, 1997

Trapunto a denti di lupo su tela. Al retro sul telaio in alto sono presenti la firma, il titolo, la data. Sul traverso del telaio, presenti diverse etichette con i dati dell'opera e il timbro della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, datato 1998. L'opera compare sul Catalogo della mostra allestita presso tale Galleria, dedicata all'artista bergamasco, dal titolo "Rino Carrara -l'attività artistica 1956/1997". Nato a Bergamo nel 1921, Rino Carrara è stato interprete ed esponente della vita artistica milanese degli anni '50, '60 e '70, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Dadamaino, Castellani, Dangelo, Manzoni e l'ambiente gravitante intorno al Bar Giamaica. Già negli anni cinquanta partecipa a numerose mostre personali e collettive. Negli anni sessanta, mentre in tutta Europa l'informale diventa sterile maniera e si diffondono forme d' arte tecnicamente riproducibile (mec-art e fotografia), Carrara vive una crisi personale che lo vede mettere in discussione quanto fatto in precedenza e a ricercare nuove strade, abbandonando i tradizionali strumenti del dipingere e identificando nel recupero della manualità artigianale un nuovo linguaggio come possibile via di salvezza per l'artista e l'uomo. Inizia così la storia dei fili, intessuti e trapunti su tele dalle grandi campiture monocrome, a cui l'opera qui proposta appartiene. Dagli anni ottanta partecipa a tutte le principali fiere d'arte italiane con stand personali, e partecipa a numerose esposizioni all'estero.

Paesaggio con Figure ed Armenti

Olio su tela. Il paesaggio di atmosfera tardo-romantica è centrato sul capanno in riva al torrente ove pastori ed armenti si fermano per abbeverarsi e riposare; esso è collocato all'ombra di una macchia d'alberi ombrosi, tra la quale scorre il torrente a balze spumeggianti, lungo il sentiero che conduce verso una ampia piana sullo sfondo. Il dipinto è proposto in cornice antica ridorata e modificata per adattamento alle dimensioni del quadro.

Gottardo Valentini

Paesaggio boschivo con pastori ed armenti

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Ulteriore firma al retro sul telaio. Gottardo Valentini, milanese di nascita, si formò dapprima all'Accademia di Brera con Bisi , e si perfezionò poi a Roma, ove studiò in particolare i vedutisti del Settecento e si perfezionò nel paesaggio, studiandolo dal vero e facendone il suo soggetto pressochè esclusivo, Tornato a Milano prese parte alle insurrezioni popolari delle Cinque giornate di Milano e, durante la seconda guerra d'indipendenza, fu volontario tra le file dei garibaldini. Nel 1861 presentò all'esposizione di Torino il suo "Lago Maggiore e dintorni del Ticino" (acquistato dalla casa reale); prese parte all'esposizione di Brera del 1863 con due paesaggi, ma Intorno a questa data abbandonò la pittura per dedicarsi quasi esclusivamente al commercio. Partecipò ancora all'Esposizione Nazionale di Milano del 1872 con lavori eseguiti parecchi anni prima. L'opera proposta è un ampio paesaggio al limitare di un bosco: in primo piano sul sentiero, un gregge di pecore, condotte dal pastore sul suo asino. Restaurato, ancora in prima tela, il dipinto è presentato in cornice dorata di fine '800.

Icona russa di Maria con il Crocifisso

Tempera su tavola. Inconsueta raffigurazione di una Madonna dolente che contempla la Croce e il sottostante sepolcro, seppur raffigurati in un piano più arretrato. Necessita di restauro per cadute di colore.

Madonna con Bambino e Santi

Olio su tavola. La composizione dell'800 riprende lo stile del Rinascimento italiano. La Madonna con il Bambino in piedi su una balaustra, è affiancata da due santi: alla sua sinistra San Domenico da Guzman, il domenicano che tiene in mano un giglio; alla sua destra Santa Barbara, riconoscibile dalla torre. Restaurato parchettato al retro; presenta diverse piccole cadute di colore. In cornice in stile.

San Francesco in estasi,1847

Olio su tela In basso a sinistra presente un doppio monogramma AL -LB e la data 1847. San Francesco in contemplazione della Croce nel deserto roccioso, volge il capo in estasi verso la luce che proviene dall'alto. Il dipinto è presentato in cornice di fine '800.

Disegni di Giovanni Antonio Sasso

Episodi della vita di Giovanni Battista

Cinque disegni a tecnica mista su carta, raffiguranti scene della vita di San Giovanni Battista, come raccontati nei Vangeli (La Visitazione di Maria ad Elisabetta, la nascita, il Battesimo di Gesù, la decapitazione, Salomé che presenta la sua testa mozzata ad Erode). Al retro etichetta specifica che i disegni sono copiati dal ciclo della Cappella di San Giovanni Battista nell'insigne Basilica di San Lorenzo in Genova. In cornice.

Grande paesaggio con cavalieri

Tempera su carta, applicata a tela. Il grande paesaggio, ambientato in prossimità di un lago su cui veleggiano alcune barchette, vede in primo piano le figure di due nobiluomini a cavallo, accompagnati dai loro cani, che si avvicinano ad una pozza d'acqua sulla destra, per abbeverare le bestie. Il disegno è un papier peint, concepito cioè come carta da parati: è costituito difatti da tre fogli di carta, incollati insieme, di cui si vedono bene le giunzioni. Il dipinto necessita di restauro e pulizia; presenta una piccola lacerazione in alto a sinistra.

Disegno da Raffaello

Matite colorate su carta. In basso a destra compare la firma Vittorio Marchettini, e la citazione "Raffaello Sanzio dipinse". Si tratta di un bozzetto incompleto - il busto e la mani sono solo tratteggiate a matita - di disegno ispirato ad un ritratto della Fornarina, la donna amata da Raffaello e che gli fu modella in diversi importanti dipinti. Presentato in cornice che presenta danni.

Icona russa, Madonna Odigitria

Tempera su tavola. Scuola russa. Rispetto alle icone tradizionali della Madonna Odigitria, in questa raffigurazione Maria non tiene in braccio il Bambin Gesù, ma regge con una mano e indica con l'altra il rotolo della Parola.

Paesaggio con figure

Olio su tela. Ambientato in una campagna collinare del centro Italia, davanti al rudere di un edificio, il dipinto vivace e luminoso pone al centro le tre figure di una famigliola, in una pausa di riposo nel cammino mentre si ristorano con i frutti del canestro recato dalla donna. Restaurato e ritelato. E' presentato in cornice in stile.

Ritratto di Anziana

Olio su tela. Scuola lombarda. Restaurato e ritelato in antico. Il volto dell'anziana donna, severo e austero, è inserito in mezzo ad una composizione floreale, poco visibile. Il dipinto presenta alcune cadute di colore. E' in cornice dorata antica.