Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano, ambito di - La flagellazione di Cristo
Caratteristiche
La flagellazione di Cristo
Artista: Giovan Battista Crespi (1573-1632) Ambito di
Titolo opera: La flagellazione di Cristo
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : La flagellazione di Cristo
Olio su tela. La drammatica scena rivive un momento della Passione del Cristo, quando viene legato, spogliato delle vesti e flagellato prima di essere caricato della Croce. Emerge la figura bianca e contorta del Cristo sofferente, di lato al quale spunta un servo orientale, che tiene la corda del prigioniero: le due figure descrivono un movimento quasi sincronizzato, con le due braccia sinistre pressochè parallele, i busti ruotati nella medesima direzione, i volti atteggiati nello stesso modo (le bocche identiche!) , ma spicca poi il contrasto tra le carni del Cristo e la tonalità accesa di quelle del moro, tra l'espressione sofferente e angosciata del Cristo e quella arcigna e tesa nello sforzo del suo aguzzino, contrasti che sottolineano il diverso ruolo dei personaggi. Dietro queste due figure, emergono appena accennati i volti dei due flagellatori, uno dei quali brandisce la frusta, con il braccio levato pronto a colpire. L'opera. di ottima qualità e di grande pathos, è per modi pittorici molto vicina alla produzione di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano, il pittore, scultore e architetto lombardo attivo esponente della Controriforma a Milano, alla corte dei Borromeo, di cui fu il ritrattista ufficiale. L'opera è corredata da una lettera autografa, del 1976, del critico d'arte, giornalista e saggista milanese Marco Valsecchi, che attribuisce il dipinto al Cerano: peraltro gli studi successivi sulla pittura lombarda del Settecento e sul Cerano nello specifico, non confermano le caratteristiche di stile e maniera specifiche di tale artista, e fanno propendere piuttosto per un autore a lui molto prossimo, del suo ambito.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 90
Larghezza: 77
Profondità: 2
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovan Battista Crespi (1573-1632)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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