Madonna con Bambino e Angeli

Trittico a fondo oro, fine '800

Tempera su tavola a fondo oro. Il trittico in stile neogotico, riproduce una struttura a tabernacolo, in legno intagliato e dorato, all'interno della quale, nelle tre distinte cappelle anch'esse a fondo oro, sono dipinti la Madonna con il Bambino al centro, due arcangeli musicanti ai lati. L'opera rientra in una produzione fiorente nella seconda metà dell'800, che recuperò lo stile del gotico soprattutto nell'architettura ma anche in ambito pittorico, ove, rifacendosi nel gusto e nella tecnica soprattutto alla produzione fiorentina del XII-XIV secolo, ripropose soggetti religiosi su tavole a fondo oro, recuperando il valore di tale prezioso elemento, simbolo della divinità , dell'irraggiungibile.

Filippo Palizzi

Cagnolini in salotto 1886

Olio su tela. In basso a sinistra presenti la firma, la data e il nome "Fox" sotto il cane nero: un' etichetta cartacea al retro specifica, con il titolo, che Fox è corrisponde al nome del cane. Al retro è presente altra etichetta della Galleria d'arte di Montecatini, ove il quadro è stato esposto nel 1972. Originario di Vasto ma formatosi artisticamente a Napoli, Filippo Palizzi rappresenta con il fratello Giuseppe, il primo tentativo di un indirizzo verista nella pittura italiana dell'Ottocento, sulla scia della scuola di Posillipo. Definito anche il "pittore degli animali", oltre ad essi rappresentò prevalentemente scorci di angoli rustici e vedute di Napoli e dei suoi dintorni. Fu tra i primi pittori a interessarsi di fotografia e a praticarla, e utilizzava normalmente le immagini fotografiche, proprie o di altri, come modello per i suoi dipinti. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

Marina di Rafael Senet

Olio su tavola. Firmato in basso a sinistra. Il pittore spagnolo Rafael Senet, nato a Siviglia, iniziò la sua formazione a Madrid ma, giovanissimo, intraprese diversi viaggi in Italia, sua fonte prima di ispirazione. Visse a lungo soprattutto a Venezia, riproducendo nelle numerose vedute della laguna la sua passione per tale città. Prevalentemente pittore e acquarellista di paesaggi e scorci, li animò però frequentemente di figure popolari, creando scene di costume, a volte anche orientali. Il piccolo scorcio rientra nella sua ampia produzione legata alla laguna veneziana. E' presentato in cornice di inizio '900.

Interno di Chiesa 1872

Tecnica mista su carta. Firmato Biedermann Enrica e datato 1872 in basso a destra. Lo scorcio d'interno della chiesa, è popolato da numerose figure, in preghiera alcune, in attesa paziente il fanciullo in primo piano! Opera presentata in cornice in stile.

Ritratto maschile

Olio su carta ovale (forse su foto ridipinta). Il ritratto di un dignitoso gentiluomo, è presentato in una bella cornice dorata coeva.

Fausto Biolaz

Paesaggio campano

Olio su tela. Al retro è presente etichetta di Galleria d'Arte di Abano Terme che riporta il nome dell'autore e il titolo. Fausto Biolaz, artista napoletano di nascita e di formazione, rientra nel novero dei pittori napoletani ottocenteschi di matrice romantica; dipinse paesaggi, ma anche soggetti di genere scene militari. Il paesaggio è presentato in cornice in stile.

Ritratto di Papa Pio VII

Olio su tela. Ritratto di papa Pio VII, eletto al soglio pontificio nell'anno 1800. Il ritratto è meno convenzionale rispetto ai ritratti ufficiali dei pontefici, di soliti ripresi seduti sulla sedia papale in atto benedicente; il dipinto proposto, che propone un primo piano del pontefice, stanco e provato, senza alcun simbolo pastorale, pare ispirato al celebre ritratto a figura intera di Pio VII realizzato nel 1815 da Vincenzo Camuccini, che lo ritrae durante la sua prigionia a Savona ad opera di Napoleone Bonaparte (prigionia che durò complessivamente, seppur in sedi diverse, dal 1809 al 1814); nel dipinto il pontefice appare stanco e provato. Il dipinto, già restaurato e ritelato, è presentato in cornice dorata in stile.

Coppia di incisioni di Gaetano Zancon

Incisioni su rame, stampa su carta applicata a tela. Le due scene , disegnate e incise da Gaetano Zancon come dalla dicitura in basso a destra, rappresentano due episodi biblici: la Manna nel deserto, dall'Antico Testamento, e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci, dal Nuovo Testamento. Entrambe le scene sono riproduzioni delle stesse opere esistenti nella chiesa di S.Giorgio di Verona. Sono opera dell'incisore veneto Gaetano Zancon, che lavorò dapprima a Verona e successivamente a Milano, di cui esiste un'ampia produzione documentata, sia in Veneto che in Lombardia. Le due stampe sono presentate in cornici coeve.

Studio di teste

Disegno a Sanguigna

Sanguigna su carta. Studio di serie di teste maschili e femminili, evidentemente un bozzetto per la loro presentazione casuale e sul foglio. Al retro è presente invece un foglio differente scritto a inchiostro, con elenchi di materiali vari, datati 1521, ma non collegabili ai disegni antistanti. Il bozzetto è presentato in cornice .

Notturno sul mare

Olio su tela. Delicato scorcio notturno con vista portuale. In basso nella scena compare una barca, intenta a a trasportare una figura, forse verso la nave che si delinea a poca distanza. Di sapore romantico, sottolineato dalle tinte rosate del tramonto. Restaurato e presentato in cornice dorata coeva.

Madonna Orante

Olio su tela. Il volto della Madonna richiama nel modo di rappresentazione i dipinti di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato (1609 -1685), il cui stile fu ampiamente ripreso nei secoli XVIII e XIX. Al retro del dipinto è presente un cartiglio con numero di inventario (N. 193) e il nome del collezionista Giuseppe Bertarelli (1804-1875), commerciante e filantropo milanese, noto panche per le donazioni di importanti opere d'arte alla Pinacoteca Ambrosiana. Il dipinto è in prima tela; necessita di restauro per piccole cadute di colore e due piccoli buchi. E' presentato in cornice coeva.

Baldomero Galofre, attribuito a

Nettuno, scorcio marino

Olio su tavola. Firmato e localizzato in basso a sinistra. Lo scorcio marino è una veduta dalla località della costa romana: sulla spiaggia rocciosa una figuretta di bambino gioca in ginocchio. In uno stile veloce ed efficace, il piccolo dipinto rimanda alla produzione di Baldomero Galofre, artista catalano che dal 1870 a l1882 visse a Roma ,studiando all'Accademia Spagnola di belle Arti. E' presentato in cornice di inizio '900.