Ritratto di Gentiluomo
Caratteristiche
Titolo opera: Ritratto digentiluomo
Scuola Artistica: Scuola Fiamminga
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Ritratto digentiluomo
Olio su tavola di rovere. Scuola fiamminga. In alto a sinistra è presente la dicitura "Aetatis 66,1671", che dichiara l'età del personaggio ritratto e l'anno. Sul retro è presente timbro a ceralacca, ottocentesco, dell'Accademia veneta di belle arti". Il gentiluomo è ritratto in abiti scuri, impreziositi solo dal colletto a pizzo bianco, l'espressione severa e concentrata e con in mano un libretto, presumibilmente di preghiera, a sottolineare la moralità e interiorità del personaggio. Il dipinto, in buone condizioni, è presentato in cornice dorata coeva.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 102
Larghezza: 80
Profondità: 7
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 80
Larghezza: 62
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Fiamminga
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
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