Terme di Apollo, lago d 'Averno

Disegno del XIX secolo

Matita e biacca su carta grigia. In basso a sinistra la localizzazione e la data dell'opera. E' un scorcio con le rovine situate sulle rive del lago D'Averno, in Campania, del tempio di Apollo, un imponente edificio in opera laterizia di cui rimane solo una grandiosa sala termale. In cornice.

Disegno di Stefano Colombino

La suonatrice d'arpa,1880

China su carta. Firmato Colombino e datato 30/12/1880 in basso a sinistra. Il gradevole disegno è corredato di cartoncino scritto a mano con i dati dell'artista, definito miniaturista. Presenta qualche macchia di umidità e il segno di una piccola riparazione della carta in corrispondenza dell'arpa. In cornice di metà '900.

Disegno da Raffaello

Matite colorate su carta. In basso a destra compare la firma Vittorio Marchettini, e la citazione "Raffaello Sanzio dipinse". Si tratta di un bozzetto incompleto - il busto e la mani sono solo tratteggiate a matita - di disegno ispirato ad un ritratto della Fornarina, la donna amata da Raffaello e che gli fu modella in diversi importanti dipinti. Presentato in cornice,

Volto di Fanciulla

Olio su tavola. Scuola italiana. Vivace ritratto di giovane donna, della quale spiccano il cappellino piumato e gli orecchini a cerchio , che le danno un'aspetto gitanesco. Presentato in cornice in stile.

Vincenzo Loria

Fiori 1930

Acquarello su carta. Firmato e datato 1930 in basso a destra. Originario di Salerno, Loria studiò a Napoli, ove si distinse per la padronanza nell'uso dell'acquarello. A Napoli si stabilì definitivamente dopo aver girato a lungo l'Europa, dedicando alla città e ai dintorni partenopei un'ampia produzione; in particolare divennero molto ricercati i paesaggi raffiguranti scorci pompeiani e riproducenti le pitture murali conservatesi sotto la cenere, riscoperte durante gli scavi archeologici (Loria illustrò l'opera “Le case e i monumenti di Pompei”, edita a Napoli nel 1887), così come le opere raffiguranti scene esotiche di sapore orientaleggiante o in costume settecentesco. Nel 1929, Loria si trasferì a La Spezia, città in cui visse gli ultimi dieci anni, fino alla morte: nel golfo dei Poeti il pittore salernitano ritrovò l'ispirazione, dopo un periodo di inattività. L'acquarello proposto appartiene a questo suo ultimo periodo di produzione. E' presentata in cornice.

Ritratto maschile

Olio su cartone. Presentato in cornice coeva.

Acquarello di Giuseppe Puricelli Guerra

Paesaggio

Acquarello su carta. Firmato in basso a destra. Delicato scorcio di paesaggio, monocromatico. L'artista lombardo è noto soprattutto per le sue scene di genere o storiche, ma anche per l'uso dell'acquarello. In cornice.

Studio di teste

Disegno a Sanguigna

Sanguigna su carta. Studio di serie di teste maschili e femminili, evidentemente un bozzetto per la loro presentazione casuale e sul foglio. Al retro è presente invece un foglio differente scritto a inchiostro, con elenchi di materiali vari, datati 1521, ma non collegabili ai disegni antistanti. Il bozzetto è presentato in cornice .

Territorio di Pavia, Lodi, Novara, Tortona...

Incisione su carta. E' tratta da "Atlas major" di Johannes Blaeu, edito ad Amsterdam nel 1660 ca. L'Atlas Maior (o Atlas Novus, come veniva chiamato nelle prime edizioni) è un atlante completo del mondo, ideato da Willem Blaeu ma redatto dal figlio Joan Blaeu e completato nel 1665. Il libro originale, scritto in latino, consisteva di 11 volumi e conteneva 594 mappe. In basso a sinistra la titolazione della mappa. La stampa presenta diverse gore di umidità.In cornice in stile.

Mappa di Tortona

Incisione a colori su carta. E' tratta dalla ristampa del 1704/1705 ad opera di Pierre Mortier, dell'opera di Johannes Blaeu intitolata "Nouveau Theatre de l'Italie". In quattro volumi, la ristampa comprendeva le lastre del Blaeu, ritoccate e modificate in piccola parte, integrate dall'aggiunta di numerose nuove mappe di proprio disegno, raffiguranti le città della parte settentrionale della penisola. L'atlante del Mortier venne pubblicato con testo latino, francese e olandese. L'incisione presenta gore di umidità. In cornice in stile.

Stampa di Giovanni Antonio Magini

Isola di Ischia

Acquaforte. In alto a sinistra il titolo della mappa, che raffigura l'isola di Ischia e la piccola isola di Aenaria (dal latino “aenum” che significa “metallo", poichè era un centro industriale dove si lavorava il metallo e l'argilla ), la cittadella romana esistita dal IV secolo a.C. fino al 130-150 d.C. e distrutta improvvisamente da una eruzione vulcanica o da un terremoto a. Oggi questa cittadella è sommersa dal mare ad una profondità di circa 9 metri. In basso a destra la dedica dell'opera con il nome dell'incisore. L'incisione è tratta da ""L'Italia"" a cura di Fabio Magini, edito a Bologna tra il 1620 ed il 1640. In buone condizioni (le gore di umidità sono prevalentemente sul passepartout. In cornice.

Incisione del XVIII secolo

Abito delle contadine ragazze nei contorni di Pistoia

Incisione su carta, applicata a tela. Sotto l'immagine è presente il titolo e la dicitura attributiva"In Firenze presso Niccolò Pagni e Giuseppe Bardi". La tavola è tratta dall'opera "I contadini della Toscana" (la serie completa è composta da un frontespizio e da 60 tavole di costumi), incisione in rame all'acquaforte stampata a colori, In basso a sinistra "Ant. Bicci dis."; in basso a destra, “C. Lasino inc.": Carlo Lasinio, incisore e pittore (Treviso, 1759 - Pisa, 1838) diresse la realizzazione dell'opera. Presenta lievi gore di umidità. In cornice coeva di fine '700.