Louis Papaluca

La M. Y. VIVA II R.T.Y.C.

Codice: ARARNO0095267

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Louis Papaluca - La M. Y. VIVA II R.T.Y.C.

Caratteristiche

La M. Y. VIVA II R.T.Y.C.

Artista:  Luca (Louis) Papaluca (1890-1934)

Titolo opera:  L M.Y. VIVA II, R.T.Y.C.

Epoca:  XX Secolo - dal 1901 al 2000

Soggetto:  Navi

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Gouache

Descrizione : L M.Y. VIVA II, R.T.Y.C.

Gouache su carta. Firmato in basso a destra. A sinistra il nome della nave. La sigla R.T.Y.C. ne definisce l'appartenenza al Royal Thames Yacht Club il più antico circolo velico della Gran Bretagna, fondato nel 1775, anche se prese il nome attuale solo nel 1830, e il cui "commodoro", ovvero il presidente del circolo, è tradizionalmente un membro della famiglia reale. Luca Papaluca si distinse per i suoi ritratti (soprattutto gouache) di yacht importanti, navi a vapore in navigazione, spesso collocate nel Golfo di Napoli, ove visse e lavorò, con il Vesuvio di sfondo. L'opera è presentata in cornice.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 64
Larghezza: 92
Profondità: 2

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 41
Larghezza: 70

Informazioni aggiuntive

Artista: Luca (Louis) Papaluca (1890-1934)

Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000

IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.
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Soggetto: Navi

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Gouache

Il guazzo è un tipo di colore a tempera reso più pesante e opaco con l'aggiunta di un pigmento bianco (per esempio biacca o gesso) mescolato con la gomma arabica (un tempo era preferita la gomma adragante). Il risultato è appunto un colore più opaco e più luminoso rispetto al normale colore a tempera. Il termine può anche indicare sia la tecnica di pittura che i dipinti eseguiti con questo tipo di colore. Si diffuse in Francia nel XVIII secolo, anche se di origine più antica essendo già in uso nell'Europa del XVI secolo, ed era utilizzato soprattutto per i bozzetti preparatori dei lavori a olio. Il guazzo infatti, visto ad una certa distanza, somiglia alla pittura a olio e asciugandosi prende un tono perlaceo per il bianco che contiene. Nel XIX secolo si diffuse maggiormente per via dell'impiego nella produzione dei cartelloni pubblicitari. Con il guazzo, tuttavia, è difficile trovare la giusta tonalità perché, quando si asciuga, i colori subiscono variazioni sensibili (in genere le sfumature scure tendono a diventare più chiare e quelle chiare a scurirsi); le difficoltà si accentuano ulteriormente se il lavoro viene eseguito in più riprese. Un altro problema è il rischio della microfessurazione se il pigmento viene steso in strati troppo spessi; l'inconveniente può essere alleviato usando mezzi di ispessimento come l'acquapasto. Può risultare invece molto efficace se applicato alla carta colorata, come per esempio nelle opere di William Turner. Il guazzo è il primo tipo di colore ed ancora il più utilizzato per la produzione di decalcomanie e per le scenografie.