Antonio De Simone

La Nave Astrea 1904

Codice :  ARAROT0095268

non disponibile
Antonio De Simone

La Nave Astrea 1904

Codice :  ARAROT0095268

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Antonio De Simone - La Nave Astrea 1904

Caratteristiche

La Nave Astrea 1904

Artista:  Antonio De Simone (1851-1907)

Titolo opera:  La Nave Astrea

Epoca:  XX Secolo - dal 1901 al 2000

Soggetto:  Navi

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Gouache

Descrizione : La Nave Astrea

Gouache su carta. Firmato e datato 1904 in basso a destra. A sinistra il nome della nave. Antonio De Simone appartiene alla categoria dei maestri marinisti, categoria che nacque fin dal XVI secolo e ebbe grande fervore negli Stati di grandi tradizioni marinaresche, dall'Olanda all'Inghilterra, dalla Francia alla Spagna in Italia e quasi ovunque nel resto del continente europeo, prendendo a soggetto tutto ciò che era attinente alla vita marinara. La più alta popolarità di questo genere d'arte è stata raggiunta nel XIX secolo ed è proseguita fino agli anni quaranta del XX, nell'ultimo periodo della navigazione a vela e l'avvento delle navi a vapore. In Italia gli artisti delle scuole di pittura e di mare campane e liguri produssero moltissimi quadri una parte dei quali cosiddetti "ritratti di navi": in questo gruppo rientra la produzione dei fratelli napoletani De Simone, che si specializzarono per l'appunto nei ritratti di importanti e famose navi di lusso, sia a vela che navi a vapore. La gouache è presentata in cornice

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 67
Larghezza: 87
Profondità: 2

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 42
Larghezza: 63

Informazioni aggiuntive

Artista: Antonio De Simone (1851-1907)

Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000

IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.
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Soggetto: Navi

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Gouache

Il guazzo è un tipo di colore a tempera reso più pesante e opaco con l'aggiunta di un pigmento bianco (per esempio biacca o gesso) mescolato con la gomma arabica (un tempo era preferita la gomma adragante). Il risultato è appunto un colore più opaco e più luminoso rispetto al normale colore a tempera. Il termine può anche indicare sia la tecnica di pittura che i dipinti eseguiti con questo tipo di colore. Si diffuse in Francia nel XVIII secolo, anche se di origine più antica essendo già in uso nell'Europa del XVI secolo, ed era utilizzato soprattutto per i bozzetti preparatori dei lavori a olio. Il guazzo infatti, visto ad una certa distanza, somiglia alla pittura a olio e asciugandosi prende un tono perlaceo per il bianco che contiene. Nel XIX secolo si diffuse maggiormente per via dell'impiego nella produzione dei cartelloni pubblicitari. Con il guazzo, tuttavia, è difficile trovare la giusta tonalità perché, quando si asciuga, i colori subiscono variazioni sensibili (in genere le sfumature scure tendono a diventare più chiare e quelle chiare a scurirsi); le difficoltà si accentuano ulteriormente se il lavoro viene eseguito in più riprese. Un altro problema è il rischio della microfessurazione se il pigmento viene steso in strati troppo spessi; l'inconveniente può essere alleviato usando mezzi di ispessimento come l'acquapasto. Può risultare invece molto efficace se applicato alla carta colorata, come per esempio nelle opere di William Turner. Il guazzo è il primo tipo di colore ed ancora il più utilizzato per la produzione di decalcomanie e per le scenografie.

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