Michele Giovanni Marieschi ambito di - Capriccio Architettonico
Caratteristiche
Capriccio Architettonico
Artista: Michele Giovanni Marieschi (1710-1743)
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Paesaggio con Figure
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione
Olio su tela. Poco si sa dell'artista veneziano Michele Giovanni Marieschi che esordì come scenografo, realizzando prima del 1733 una serie di circa venti tele, raffiguranti cortili caratterizzati da maestose arcate e ampie scalinate, considerati bozzetti per futuri allestimenti teatrali. Influenzato da Marco Ricci e Luca Carlevaris, Marieschi iniziò poi a dedicarsi alla realizzazione di capricci e vedute, creando inconfondibili paesaggi, veneziani e non, caratterizzati da alcuni elementi ricorrenti con insistenza, quasi con valore di firma: le casupole, gli alberi, un ponticello, l'accostamento di rovine, edifici classici, egizi e contemporanei, molto spesso bagnati dall'acqua, a conferire un carattere di pastiche. Negli ultimi anni della sua vita, l'attività di Michele Marieschi fu incentrata principalmente sulle incisioni che diventarono strumento per far conoscere le sue abilità di paesaggista presso i vari collezionisti dell'epoca. Nei suoi lavori risalta l'abilità nella resa diversificata dei materiali (pietra, marmo e legno) e il sapiente uso di luci e ombre, il tutto avvolto nel silenzio e animato spesso da rare figurette. Nello stile marieschiano domina sempre una forte prospettiva (retaggio dell'esperienza scenografica) e la tendenza a proporre una visuale angolata, in modo da deformare le strutture e offrire una lettura maestosa dei soggetti. Anche in questo capriccio si evidenzia questa impostazione angolata e prospettica: da destra a sinistra si propongono una serie di edifici in rovina, di tipologia architettoniche differenti, con dimensioni digradanti, che sfociano poi in un paesaggio lacustre e montagne lontane di sfondo. Nella scena sono inserite diverse figurine intente a differenti attività. L'opera restaurata e ritelata, è presentata in cornice dorata della prima metà del '900. Proviene da importante collezione storica milanese.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 76
Larghezza: 107
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 63
Larghezza: 94
Informazioni aggiuntive
Artista: Michele Giovanni Marieschi (1710-1743)
Michele Marieschi, conosciuto anche come Michiel (1710 - 1743), è stato un pittore italiano, che ha dipinto vedute principalmente a Venezia. Meno noto del contemporaneo Canaletto e di Francesco Guardi, era figlio di un incisore. Si crede che prima del 1735 vivesse in Germania. Tra il 1735 e il 1741 fu iscritto alla "Fraglia de' Pittori". Marieschi Inizialmente dipinse capricci, in seguito paesaggi realistici. Uno dei suoi mecenati fu il noto collezionista Johann Matthias von der Schulenburg, che acquistò almeno due tele, per 50 e 55 monete d'oro rispettivamente. Marieschi ha pubblicato un set di incisioni su legno di Venezia, intitolato Magnificentiores Selectioresque Urbis Venetiarum Prospectus, che rappresenta la sua unica opera di attribuzione certaEpoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
Alla scoperta del Barocchetto
FineArt: Giovanni Domenico Lombardi, Conversione di un centurione, del XVIII Sec