Paesaggio con Pastori ed Armenti
Caratteristiche
Titolo opera: Paesaggio con pastori ed armenti
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Paesaggio con Figure
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Paesaggio con pastori ed armenti
Olio su tela. La grande scena, ambientata in una campagna collinare, con un borgo e rovine di sfondo a sinistra, è completamente occupata dal gruppo compatto delle numerose figure viventi: seduta al centro la famiglia del pastore, che osserva la compagna che tiene tra le braccia il bambinello in fasce; tutti intorno, gli animali, dal fido cane pastore alle bestie del gregge, pecore, capre e mucche, anch'essi a riposo. Spicca il grande naturalismo delle figure di animali, che rimanda come modalità pittorica alle opere della scuola di Philipp Peter Roos, detto Rosa da Tivoli (1657-1706), il pittore tedesco considerato uno dei migliori pittore di animali attivi in Italia nel XVII secolo, caratterizzato dalla peculiare capacità di evocare il vello e gli sguardi degli animali. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice dorata in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 108
Larghezza: 145
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 99
Larghezza: 136
Informazioni aggiuntive
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
Erminia incontra i pastori, Camillo Gavassetti / XVII Secolo