Claudio Olivieri - Il corpo dell'idea

Bruno Munari
Gabriele Mazzotta Editore

La muestra presenta una lectura paralela de dos grandes protagonistas de la comunicación artística del siglo XX, portavoces del arte entendido como sistema de lenguajes interactivos, de la pintura a la escultura, del diseño a la gráfica editorial, de la fotografía al cine, de la escenografía a la música, de las artes aplicadas al diseño, de los materiales tradicionales al uso de las nuevas tecnologías: Munari propone al diseñador como artista de nuestra época, Veronesi exalta el papel del pintor como operador/creador de las relaciones entre color y sonido, entre realidad y abstracción, entre forma e imaginación.

Gilles Sauron
Editoriale Jaca Book

Sammlung Cremer
Arnoldsche

The Cremer Collection covers a wide geographical span from Armenia to Finland and Morocco in the west and from Iran to Tibet in the east. Most are knotted pile products whose history dates beyond the great traditions of carpet design, going back several thousand years. The collection is a result of the discerning eve of an accomplished artist who has purposely limited his collection to 99 pieces so that the inner coherence of the collection does not "burst its banks". The genuine and great collectors are distinguished by the fact that they are able to seek out just those things which could be their own children from among the immense variety that is offered.

Simona Orlandi e Fabrizia Triaca Fabrizi
Giorgio Mondadori & Associati

Ernst Hans Josef Gombrich
Giulio Einaudi Editore

Massimiliano Fabbri
Grafiche Morandi Fusignano

AA.VV.
HangarBicocca

Jean Gimpel
Jaca Book

Titus Burckhardt
Edizioni Arkeios

Gli storici dell'arte che applicano il termine "arte sacra" a qualsiasi opera di soggetto religioso dimenticano che l'arte è essenzialmente forma. Perché un'arte possa essere chiamata "sacra" non basta che i suoi soggetti derivino da una verità spirituale, bisogna anche che il suo linguaggio formale testimoni della stessa fonte. Non è questo il caso dell'arte religiosa del Rinascimento o del Barocco, che non si distingue per nulla, dal punto di vista dello stile, dall'arte fondamentalmente profana di quel periodo. Merita la denominazione di "arte sacra" solo un'arte le cui stesse forme riflettano la visione spirituale propria a una data religione.

Titus Burckhardt
Edizioni Arkeios

Cecilia De Carli
Collezione d'Arte Contemporanea /Associazione Arte e Spiritualità

Fabrizio Moretti
Edizioni Polistampa Firenze