Specchiera Neorinascimento - Italia Fine XIX Secolo

Olio su tela. Madonna raccolta in atteggiamento meditativo, con le mani giunte al petto, lo sguardo dolente, priva di qualsiasi aura ultraterrena, ma piuttosto enfatizzata nel suo umanissimo dolore materno. Già ritelato, il dipinto presenta piccole cadute diffuse di colore. E' proposta in cornice in stile.

Olio su tela. Il gentiluomo ritratto è identificato dall'intestazione della lettera che tiene in mano, indirizzata "Al sig. Fran. Giulini, assessore municipale..". Come si desume dall'Almanacco della Provincia di Como per l'anno 1846, Francesco Giulini fu effettivamente assessore della "Congregazione Municipale della Real città di Como", incaricato del riparto delle strade. Il dipinto, restaurato, è presentato in cornice in stile.

Veduta di Riviera Ligure

Olio su tela. In basso a destra è presente traccia di firma; sul retro un cartiglio con la firma del pittore ed un altro con il titolo dell'opera "Un cantiere, riviera di Levante, vicinanze di Recco". Lo scorcio di riviera descrive il cantiere di costruzione di una grossa imbarcazione, parrebbe un vascello, sulla spiaggia in prossimità del paese; animano la scena diverse figurine popolari: donne che lavano i panni, il carretto che trasporta alcuni materiali, i falegnami, pescatori vicini alle loro barchette sulla destra; tutta la spiaggia all'intorno dell'imbarcazione è occupata dal legname utilizzato, mentre spicca sullo sfondo il classico promontorio ligure, occupato dalla verde collina. Giovanni Battista Ceruti nacque e morì a Milano, ove espose in diverse occasioni; della sua produzione si conoscono solo poche opere, tutte peraltro vedute marine. Il dipinto presenta un lieve strappo in alto a sinistra. E' presentato in cornice dorata di fine '800.

Olio su tela. Ritratti di un uomo ed una donna di mezza età, del ceto medio borghese. Sul ritratto femminile è presente una firma non identificata. Sono presentati in cornici coeve, laccate nere.

Matita su carta. In basso a destra, su entrambi, la scritta "Pietro Mulazzi disegnò" , con la data 1883. Di artista ignoto ma abile nell'utilizzo delle matite, sono i ritratti di una coppia borghese, icui volti in grigio ben emergono dallo sfondo di carta rossa. Sono presentati in cornici dorate coeve, con diverse mancanze (da restaurare).

Olio su tela. XIX secolo. Dignitosa e severa signora, in abito nero alleggerito dal colletto bianco. In cornice di fine '800.

Olio su cartone, applicato su tavola. Firmato in basso a destra Previati. La giovane donna ritratta è presentata di spalle, con il capo ruotato lateralmente, a fissare lontano; indossa un abito di gusto più antico, che lascia scoperte le spalle, e in capo una corona di roselline intrecciate a nastri, che spiccano cromaticamente richiamando i colori bianco e rosa dell'incarnato della giovane. Il dipinto è presentato in cornice di inizio '900, riadattata.

Olio su tela. Firmato Anibal e datato 1849 in basso a sinistra. La scena propone lo scorcio di un paesaggio fluviale, con il corso d'acqua ampio e tranquillo che scorre in mezzo ad una verde campagna e in prossimità di un piccolo borgo, e animato da numerose figure di pescatori e lavandaie intenti alle quotidiane occupazioni. Il dipinto presenta lieve strappo a sinistra e segno di precedente riparazione a destra. E' presentato in cornice coeva ridorata.

Acquarello su carta. Firmato Borrani e datato 1881 in basso a sinistra. Minuzioso e dettagliato scorcio di un interno di chiesa gotica, in particolare del pulpito decorato con pannelli scolpiti a bassorilievo con scene della Passione; sullo sfondo, le luminose e colorate vetrate a mosaico. Nonostante la firma, non è attribuibile al pittore toscano Odoardo Borrani, valente macchiaiolo. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

Olio su tela. Un ampio paesaggio di campagna collinare, con il rivo che scorre a sinistra, vede alcune piccole figure popolari sul sentiero a destra, viandanti in conversazione. Il dipinto è stato sottoposto a pulizia del colore. E' presentato in cornice coeva.

Tendaggio originale in seta applicato su telaio ligneo. Il grande dipinto aveva funzione di elemento decorativo pittorico; all' interno di una cornice dorata dipinta con volute e riccioli, su un sfondo verde, è dipinta una composizione di fiori e foglie, che partono dal vaso al centro in basso in continuità con i decori della cornice. La tela presenta un piccolo strappo in basso a sinistra.

Ritratto Maschile di Profilo

Olio su cartone. firmato in basso a destra, con dedica "all'amico G. Rutelli". Di umili origini, Angelo Dall'Oca Bianca, anche una volta divenuto affermato e apprezzato artista, frequentante l'ambiente artistico-culturale italiano e internazionale, mantenne sempre il legame con la sua città, continua fonte di ispirazione per la sua produzione artistica, e per i suoi poveri; nel 1939 costruì a Verona il Villaggio Dall'Oca, a beneficio dei poveri della città, e nel 1941 fece testamento, lasciando tutto il suo denaro e i suoi quadri alla città di Verona per opere assistenziali. La sua pittura fu sempre di stampo prettamente verista, influenzata soprattutto dal contatto con Giacomo Favretto che gli gli consentì di arricchire la sua tecnica pittorica con colori brillanti e uno stile ampio e vaporoso, e dall'utilizzo della fotografia come memoria per la rappresentazione del vero. L'opera, un ritratto di un personaggio maschile visto di profilo, risulta vivace nei colori. E' presentato in cornice in stile.