I Quattro Evangelisti Ugo Conventi Fiorentino

Pannello ligneo scolpito ad altorilievo. L'opera rimanda alla produzione del celebre gruppo NP2, fondato nel 1962 da Nerone Ceccarelli e Giancarlo Patuzzi con l'intento di sperimentare "nuove fonti di espressione poetica dai materiali" e "promuovere l'integrazione dell'arte nell'architettura" insieme ad altri professionisti. Il gruppo produsse inizialmente solo opere singole, firmate, ma dagli anni '70 cominciò a realizzare anche pannelli e arredamenti non firmati, con l'intento specificato di portare il "bello" all'interno delle case. Questo pannello è stato concepito come testata a muro di un letto matrimoniale. E' lavorato con decori geometrici, parzialmente sovrapposti o intrecciati, di sapore etnico.

Fiori in vaso con libro

Olio su faesite. Firmato in basso a destra. Al retro è presente etichetta cartacea con i dati dell'opera. Un bel mazzo di fiori di campo, colorati e variegati, è composto in un vaso, davanti al quale è posato un libro aperto. Il dipinto è presentato in una bella cornice anni '50, a scatola con bordo rialzato dorato.

Fiori

Olio su faesite. Firmato in basso a destra. Al retro è presente etichetta cartacea con i dati dell'opera. Un bel mazzo di margherite riempie un vaso, collocato davanti ad un drappeggio che crea un gioco do colori bianco e verde. Il dipinto è presentato in una bella cornice anni '50, a scatola con bordo rialzato dorato.

Bassorilievo

Bassorilievo in ceramica con figure montato su cornice in legno massello. Firma dell'autore incussa in basso a destra. Dietro firma dell'autore e data di produzione dell'opera.

Olio su tela. La Madonna con in braccio il Bambino, è presentata assisa sulle nubi, mentre due angeli le pongono in capo la corona, simbolo di regalità; Maria regge con una mano un cestello, che scende verso il basso, ove alcuni penitenti invocano il suo aiuto: si tratta probabilmente del simbolo dell'intercessione di Maria alle suppliche degli uomini. L'opera presenta segni di restauro e ritelatura.

Bassorilievo

Bassorilievo in ceramica con figure montato su cornice in legno massello. Firma dell'autore incussa in basso a destra. Dietro etichetta e timbro della Galleria d'arte Cadorna Milano.

Becca di Nono e Monte Emilius, Valle d'Aosta

Olio su tavola. Firmato in basso a sinistra. Al retro presente titolo e localizzazione. Poco si sa di questo artista piemontese, paesaggista che si dedicò soprattutto a rappresentare scorci e vedute delle Alpi piemontesi e valdostane. In quest'opera è proposto uno scorcio del Monte Emilius e della cima Becca di Nono, due vette delle Alpi Graie, situate in Valle d'Aosta, nelle immediate vicinanze di Aosta di cui sono il simbolo. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

Cavalieri nel Bosco 1969

Olio su tela. Firmato in basso al centro. Al retro ulteriore firma ad autentica e la data. Palermitano d'origine, ma milanese di formazione, Gian Rodolfo D'Accardi esordisce negli anni '30 ottenendo ampio successo in tutta Italia. La sua produzione spazia dai paesaggi ai ritratti, dalle nature morte alle maschere: di vago stampo postimpressionista, la sua arte si esprime con colori vivaci e armoniosi e con forme fantasiose, pervase di intensità poetica. Tra i suoi soggetti vi è la vasta e variegata serie di cavalli e cavalieri nel bosco, cui appartiene anche l'opera qui presentata. In cornice.

Veduta 1974

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Al retro dichiarazione di acquisto direttamente dal maestro con data 1974. Leonardo Spreafico, monzese, fece parte del gruppo artistico "Garibaldi 89", formatosi nel 1930, sodalizio di artisti milanesi e delle provincie limitrofe, che guardando alle avanguardie europee, contribuirono al rinnovamento della arte italiana. Pittore di paesaggi ma anche di figura, Spreafico grazie al suo vivo senso del colore, propone nelle sue opere una sognante allegoria della vita quotidiana, che diventa solare grazie all'utilizzo di tonalità e cromie inconsuete, ma sempre armoniche tra di loro. In cornice.

Tendaggio originale in seta, sovrapposta a tela e applicata su telaio ligneo. Il grande dipinto aveva funzione di elemento decorativo pittorico. All' interno di una doppia cornice dipinta, quella esterna con un motivo geometrico a punte e volute, quella interno con una ghirlanda di fiori, è inserita una composizione a cespuglio di foglie e fiori dietro la quale si innalza una palma; un uccellino svolazza sopra il cespuglio. La tela è stata sottoposta a restauro per lacerazioni restauro...

Marina con Scorcio Portuale

Olio su tela. Firmato in basso a destra. Pervaso da un'atmosfera soffusa e sfumata, lo scorcio marino vede il cielo e il mare riflettersi quasi specularmente l'uno nell'altro, in giochi di colori azzurro-rosati di un'alba, e divisi dallo skyline di un porto, anch'esso sfumato nei grigi. Originario di Tirano ma trasferitosi presto a Milano dove studiò e si formò artisticamente, stringendo amicizie importanti nell'ambiente artistico della città, Luigi Bracchi fu esponente di una pittura aderente al vero e che rimase completamente estranea all'astrattismo e agli altri movimenti innovatori della sua epoca malgrado, il lungo sodalizio con la moglie, la pittrice e scultrice futurista Regina Bracchi Cassolo. Si espresse soprattutto nella pittura di paesaggio e di figura; conseguì nella sua carriera numerosi premi. Il dipinto è presentato in cornice dorata in stile.