Natura Morta di Riccardo Pellegrini con Fagiani Melograni e Uva
Caratteristiche
Artista: Riccardo Pellegrini (1863-1934)
Titolo opera: Natura morta con fagiani, melograni e uva
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Natura Morta
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Natura morta con fagiani, melograni e uva
Olio su tela. Firmato in alto a sinistra. Al retro ulteriore firma, localizzazione Roma e la data. Riccardo Pellegrini, pittore milanese, fu allievo di Domenico Morelli e si formò nel clima del romanticismo. Fu paesaggista e pittore di genere, ma realizzò anche pregevoli nature morte, dagli accesi colori e dal disegno preciso e realistico. In questa composizione, al centro due fagiani sono stesi circondati da melograni e grappoli di uva nera, mentre sullo sfondo a destra si intravvedono appena, grazie al riflesso di luce, due bottiglie di vino. Il dipinto è presentato in cornice in legno intagliato di inizio '900.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 84
Larghezza: 113
Profondità: 9
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 48
Larghezza: 78
Informazioni aggiuntive
Artista: Riccardo Pellegrini (1863-1934)
Riccardo Pellegrini (Milano, 1863 - Crescenzago, 1934) è stato un pittore italiano. Formatosi nella Milano del Romanticismo, studiò a Roma e a Napoli, seguito da Domenico Morelli; viaggiò a lungo in Europa, tra cui l'Inghilterra, la Francia e la Spagna, quest'ultima importante fonte di ispirazione per i soggetti rusticani spagnoli di molti suoi quadri. A Pisa gli viene dedicata una mostra con 19 tele esposte. Il viaggio in Spagna lo ispira anche nella sua attività di illustratore, che lo vedrà realizzare disegni per le maggiori riviste dell'epoca. Sempre in Spagna illustra il Don Chisciotte di Cervantes e il Gil Blas di Alain-René Lesage. Realizza poi molti soggetti per cartoline che sono oggi da collezioneEpoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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