Acquarello di Giuseppe Migneco - Figura 1959
Caratteristiche
Figura 1959
Artista: Giuseppe Migneco (1908-1997)
Titolo opera: Figura
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Figure Umane
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Acquarello
Descrizione : Figura
Acquarello su carta. Firmato e datato in basso a destra. Giuseppe Migneco, di origini messinesi ma trasferitosi giovane a Milano, fu uno dei maggiori rappresentanti, insieme a Aligi Sassu, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Renato Guttuso, del gruppo di Corrente aperto alle avanguardie artistiche europee. A favore di una pittura di impegno sociale, indaga la realtà con occhio critico, oggettivo, storico. I suoi personaggi dai volti duri, squadrati, segnati dal duro lavoro e resi con toni accesi e forti, richiamano la sua Sicilia dai tratti violenti e netti, ma anche il realismo sociale dei muralisti messicani. Le sue opere girano il mondo. L'opera è presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 47
Larghezza: 38
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 29
Larghezza: 20
Informazioni aggiuntive
Artista: Giuseppe Migneco (1908-1997)
Nato a Messina nel 1903, dopo aver fatto gli studi classici nella città natale Giuseppe Migneco si trasferisce nel 1931 a Milano dove comincia a studiare medicina. Lì si guadagna da vivere e inizia l'ingresso nel mondo dell'arte disegnando bozzetti per il "Corriere dei piccoli" e facendo il ritoccatore per l'editore Rizzoli. In questo periodo comincia l'attività pittorica realizzando dipinti dai contenuti autobiografici. Nel 1934 avviene la svolta. Migneco entra in contatto con Aligi Sassu, Renato Birolli, Raffaele De Grada dai quali resta incantato. Nel 1937 è tra i fondatori del movimento di "Corrente" che raggruppa artisti provenienti da diversi orizzonti culturali. Nel dopoguerra Migneco affina il suo gusto per il "realismo sociale" subendo l'influsso dei pittori murari messicani. Un suo ammiratore lo definì “intagliatore di legno che scolpisce col pennello”. Negli anni cinquanta la fama, ormai consolidata, consacra Giuseppe Migneco fra i maestri dell'arte italiana contemporanea, espone nelle più prestigiose gallerie nazionali ed estere: Göteborg, Boston, Parigi, Stoccarda, New York, Amsterdam, Amburgo e Zurigo. Partecipa a 5 edizioni della Esposizione internazionale d'arte di Venezia e a 5 edizion della Quadriennale di Roma. Muore a Milano nel 1997.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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