Letto Liberty Attribuibile a Carlo Zen

Milano Primi Anni del XX Secolo

Codice :  ANMOLE0171761

non disponibile
Letto Liberty Attribuibile a Carlo Zen

Milano Primi Anni del XX Secolo

Codice :  ANMOLE0171761

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Letto Liberty Attribuibile a Carlo Zen - Milano Primi Anni del XX Secolo

Caratteristiche

Milano Primi Anni del XX Secolo

Stile:  Liberty (1890-1920)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900 , XX Secolo - dal 1901 al 2000

Origine:  Milano, Lombardia, Italia

Essenza principale:  Noce

Materiale:  Legno Intagliato

Descrizione

Letto liberty in noce attribuibile a Carlo Zen, facente parte di una camera da letto composta da armadio, comò, pettineuse, letto, coppia di comodini, poltrona e due sedie. Testata e pediera trilobate, la prima caratterizzata da voluminose applicazioni a fiore finemente scolpite, la seconda decorata da intagli floreali del medesimo gusto posti sul fronte.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni (cm):
Altezza: 30
Larghezza: 164
Profondità: 200

Dimensioni massime struttura letto (cm):
Altezza: 135,5
Larghezza: 190
Profondità: 211

Informazioni aggiuntive

Note storico bibliografiche

Letto facente parte di una camera da letto liberty in noce composta da armadio, comò, pettineuse, letto, coppia di comodini, poltrona e due sedie. Gli arredi si caratterizzano per l'alta qualità strutturale e d'intaglio, quest'ultima ben visibile soprattutto nelle voluminose applicazioni floreali finemente scolpite. Realizzata nei primi anni del XX secolo, la camera sembra a tutti gli effetti essere il prodotto della collaborazione di due grandi ebanisti quali Achille Falceri, proprietario dello storico mobilificio con sede in via 4 Spade 16 a Verona, e Carlo Zen, sotto la supervisione artistica di quest'ultimo. Infatti, all'Esposizione di Milano del 1906 la Fabbrica Italiana di Mobili è presente con una ventina di ambienti disegnati per lo più dai fratelli Sicchirollo, supervisori del reparto di mobili moderni della fabbrica, ma anche da altri tra cui alcuni dei più illustri artisti dell'epoca. All'Esposizione è presente anche Achille Falceri: questi dati ci permettono di affermare con certezza sia la predisposizone di Carlo Zen verso collaborazioni con altri artigiani del periodo, sia la conoscenza e il probabile rapporto di amicizia e cooperazione fra i due ebanisti, peraltro originari della stessa cità, Verona. La nostra camera da letto liberty presenta forti corrispondenze sia nell'armadio portato da Falceri all'Esposizione del 1906, sia nelle forme e nello stile floreale della camera da letto portata da Zen all'Esposizione di Torino del 1902, seppur quest'ultima caratterizzata da una maggiore ricchezza nell'intaglio. Inoltre, Ferruccio Amati, importante restauratore, docente di antiquariato e membro del Collegio Lombardo settore Belle Arti e Antiquariato, in una pubblicazione dell'agosto del 2000 attribuisce a Carlo Zen una camera da letto realizzata fra il 1898 e il 1900, la quale trova una piena corrispondenza con la nostra per quanto riguarda la coppia di comodini e il comò. Concludiamo riportando che alcuni degli arredi della nostra camera recano sul retro l'etichetta "Ditta Valeriano Rovinazzi, Bologna Via Zamboni 7 A B C.", rivenditore di mobili artigianali. Carlo Zen (1851-1918): i suoi arredamenti sono esposti alle varie esposizioni regionali, nazionali ed internazionali, ma proprio all'esposizione di Torino del 1898 che vengono proposti alcuni mobili di fantasia riconducibili allo stile floreale ancora in embrione. Dal 1898 comincia anche un pubblico confronto con gli altri celebri ebanisti liberty Carlo Bugatti ed Eugenio Quarti, presenti, anche loro, sia alle esposizioni di Torino del 1898 e del 1902 che a quella di Parigi del 1900.

Stile: Liberty (1890-1920)

Periodo storico stilistico formatosi dalla fine dell'800 (1890 ca.) successivamente allo stile Umbertino e protratto sino alla prima guerra mondiale.
La corrente si caratterizzava per l'influenza floreale e le linee morbide e ricurve, tipico esempio sono i "colpi di frusta".
I primi segni di questa nuova epoca vennero da architetti come Hector Guimard (1867-1942) che realizzò numerosi edifici ed alberghi, ma anche da persone come Arthur Mackmurdo design di mobili e Arthur Liberty industriale e commerciante londinese di fine '800 che iniziò a produrre stoffe per arredamento con motivi floreali dalle forme morbide e sinuose.
L'esposizione universale di Parigi del 1900 fu un punto importante per lo sviluppo e l'affermazione del Liberty nel decennio a seguire.
Il Liberty venne chiamato in modi diversi a secondo della nazione, universalmente conosciuto come Art-Nouveau e si pensa che proprio da Arthur Liberty ne derivi il nome dato in Italia a questa bella corrente stilistica.
Il nome Art-Nouveau invece si pensa possa derivare da un negozio sito in Parigi che si chiamava Maison de l'Art Nouveau che iniziò a sfoggiare nelle proprie vetrine oggetti di arredamento dal nuovo ed innovativo design.
Con la fine della prima guerra mondiale terminò il periodo naturalistico del Liberty e fece capolino, con linee più rigide e geometriche, lo stile Art-Decò.
Scopri di più sullo stile Liberty con i nostri approfondimenti:
Art Nouveau: nascita e sviluppo di uno stile
Milano Liberty tra fiori e colori
Il Liberty di Carlo Zen
Forme decorative ed eleganza in un salotto Liberty
FineArt: Eoloe Cupido, scultura Liberty di Luca Madrassi
FineArt: Ninfa e Fauno, scultura Liberty di Giuseppe Siccardi

Epoca:

XIX Secolo - dal 1801 al 1900

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Essenza principale: Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Materiale: Legno Intagliato

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