Dipinto con Madonna con Bambino San Giovannino e Angeli
Caratteristiche
Titolo opera: Madonna con Bambino, San Giovannino e Angeli
Scuola Artistica: Scuola Emiliana
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Madonna con Bambino, San Giovannino e Angeli
Olio su tela. Scuola emiliana del XVII secolo. L'opera è una replica antica della pala eseguita su tavola da Girolamo Mazzola Bedoli (1500 -1569) per la chiesa di San Sepolcro a Parma, a lui commissionata nel 1556. La Vergine seduta tiene sulle ginocchia Gesù, ma poggia anche affettuosamente la mano destra sulle spalle di San Giovannino; costui sta porgendo al cugino il suo bastone sormontato dalla Croce e poggia intanto a sua volta la mano sinistra sulla spalla dell'angelo a lui vicino, a creare un continuum tra le figure, raccolte e collegate l'una all'altra. Completano la scena in alto altri due grandi angeli, che sono intenti a raccogliere frutti dai rami che circondano la scena. Tutti gli sguardi convergono al centro, verso Gesù. La scena è caratterizzata dal movimento delle figure, dal loro intersecarsi e incrociarsi, e dagli effetti cromatici e di luci, che aumentano la vitalità dell'opera. Restaurato e ritelato, il dipinto presenta un cretto marcato e piccole cadute di colore. E' proposto in cornice antica, anch'essa con piccole cadute della doratura.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 266
Larghezza: 177
Profondità: 10
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 230
Larghezza: 141
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Emiliana
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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