Divano Impero

Codice :  ANTSED0001278

non disponibile
Divano Impero

Codice :  ANTSED0001278

non disponibile

Divano Impero

Caratteristiche

Stile:  Impero (1804-1815)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Toscana, Italia

Essenza principale:  Faggio

Descrizione

Divano laccato con torniture applicate dorate. Presenta alloro decorato in oro. Seduta e schienale imbottiti. Braccioli a giorno.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 83
Larghezza: 181
Profondità: 58,5

Altezza seduta (cm):  47

Informazioni aggiuntive

Stile: Impero (1804-1815)

Stile decorativo dei mobili che si afferma sotto l'Impero di Napoleone Bonaparte, cioè tra il 1799, anno dell'elezione a console, e il 1815, anno della sua sconfitta definitiva.
Possiede moltissimi elementi di continuità con il precedente stile Direttorio, nel più generale clima Neoclassico, che ricavava dallo studio dell'antichità classica le forme e i modelli a cui ispirarsi nella creazione dei mobili.
Il tratto peculiare di questo stile è una maggiore imponenza e aulicità degli arredi, che dovevano trasmettere la grandiosità della nazione francese al mondo, da questo anche deriva il nome stile Impero.
I mobili sono caratterizzati da linee dritte, maestose e massicce, adornate da motivi cari a Napoleone come api, aquile, grandi N circondate d'alloro, e, dopo la campagna d'Egitto, moltissimi elementi ripresi dall'arte egizia.
Predilige le decorazioni in bronzo piatto, sovente dorato, ai raffinati intagli degli anni precedenti.
L'essenza tipica dei mobili Impero è il mogano.
Scopri di più con i nostri approfondimenti:
Classic Monday: Come la società influenza il gusto nell'arredo
Classic Monday: Impero, uno stile di arredo con fini politici
Classic Monday: in ul letto Impero le radici della cultura
Classic Monday: il fascino senza tempo di una toilette Impero

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale: Faggio

Si tratta di un legno semiduro che, purtroppo, si tarla facilmente, quindi viene considerato povero. Per le sue tonalità chiare ma variegate, dal biondo al rossiccio, fu comunque apprezzato dagli ebanisti francesi. Venne impiegato soprattutto per le strutture dei mobili o, in alternativa al noce, da parte dei mobilieri inglesi di provincia per opere popolari, più che altro nel '700. L'utilizzo più nobile lo si deve a Thonèt, che applicò la piegatura a vapore del faggio nella realizzazione dei mobili, in particolare per le sedie che presero il suo nome.