Litografia di Ardengo Soffici - Pagliaio e cipressi,1962
Caratteristiche
Pagliaio e cipressi,1962
Artista: Ardengo Soffici (1879-1964)
Titolo opera: Pagliaio e cipressi
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio
Tecnica artistica: Stampa
Specifica tecnica: Litografia
Descrizione : Pagliaio e cipressi
Litografia a colori. Prova d'artista. Firmata in originale a matita in basso a destra. Originario della provincia fiorentina, Soffici si avvicinò all'arte mentre lavorava a Firenze presso lo studio di un avvocato, grazie ai contatti con un ristretto gruppo di giovani artisti che si muovevano intorno all'Accademia delle Arti e alla Scuola del Nudo dove erano maestri Giovanni Fattori e Telemaco Signorini. Soffici giunse poi, attraverso la pittura, nel mondo della cultura e da autodidatta divenne scrittore. Con un successivo soggiorno parigino, Soffici entrò nel mondo dell'illustrazione e dell'editoria: attraverso la sua collaborazione con diverse riviste, sia come illustratore che come scrittore, potè prendere parte attiva nelle discussioni e nelle polemiche tra idealisti, materialisti, spiritualisti, romantici, classicisti e modernisti dell'arte, allargando il suo orizzonte culturale. Vicino al movimento futurista, ebbe peraltro con esso e i suoi rappresentanti discussioni e controversie, che lo portarono ad avvicinarsi ed allontanarsi più volte da tale corrente culturale. L'opera è presentata in cornice. L'opera è presentata in cornice.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 68
Larghezza: 49
Profondità: 2
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 39
Larghezza: 30,5
Informazioni aggiuntive
Artista: Ardengo Soffici (1879-1964)
Scrittore e pittore nato a Rignano sull'Arno nel 1879, Ardengo Soffici lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori della Voce e fondò nel 1913, con G. Papini, Lacerba; interventista e combattente della guerra 1915-18, fu collaboratore, dalla fondazione, del Popolo d'Italia, e convinto sostenitore del fascismo; nel 1939 fu nominato Accademico d'Italia. La sua prima attività fu di critico d'arte, inteso a demolire le fame usurpate e a illustrare o valorizzare alcune fra le maggiori personalità dell'impressionismo e postimpressionismo francese. Soffici passò per varie esperienze d'avanguardia, dal futurismo al cubismo, facendosene via via acceso banditore, per poi ripiegare, nel primo dopoguerra, su posizioni tradizionali. Anche come scrittore e poeta Soffici trovò nelle impressioni, nei ricordi, nei paesaggi, nei rapidi bozzetti e ritratti la sua congeniale misura di frammentista lirico, innamorato, nonostante certo pessimismo, della vita e della natura e portato a "posar le parole come il pittore i colori". La produzione pittorica di S. corrisponde a quella singolare posizione, da lui assunta nel campo letterario e critico, di anticonformismo, non mai drastico, però, rispetto alla tradizione. Cézanne è, fra i maestri di Parigi, quello il cui insegnamento è stato per lui il più fecondo, tanto da riaffiorare di volta in volta nei suoi quadri migliori.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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