Lampada Giogali

Di Angelo Mangiarotti

Codice :  MODILL0001567

non disponibile
Lampada Giogali

Di Angelo Mangiarotti

Codice :  MODILL0001567

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Lampada Giogali - Di Angelo Mangiarotti

Caratteristiche

Di Angelo Mangiarotti

Designer:  Angelo Mangiarotti

Produzione:  Vistosi

Modello:  Giogali

Periodo:  1970 - 1979

Paese produzione:  Veneto, Italia

Descrizione

Lampada a soffitto; montatura in metallo ed elementi in vetro soffiato. Revisionato.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni (cm):
Altezza: 103
Diametro: 37

Informazioni aggiuntive

Designer: Angelo Mangiarotti

Angelo Mangiarotti (1921 - 2012) è stato un architetto, designer e urbanista italiano. Si tratta di uno degli architetti più importanti in ambiente italiano e statunitense (ma anche giapponese ed europea), nonché internazionalmente riconosciuto come uno dei designer più influenti del XX Secolo e tra le figure più di spicco del disegno industriale italiano. Nel 1948, a Milano, Mangiarotti consegue la laurea in Architettura al Politecnico. Dopo due anni di esperienza negli Stati Uniti, ritorna alla città natale per aprire un proprio studio di progettazione, insieme al collega Bruno Morassuti e per la realizzazione di prodotti di disegno industriale, restauro e realizzazione di edifici abitativi e pubblici; la collaborazione termina nel 1960. Due anni più tardi realizza la prima versione di uno dei suoi oggetti di disegno industriale più famosi: la sedia "59". Nel 1961 orienta la sua professione in un nuovo settore: l'automobile.
Scopri di più su Angelo Mangiarotti con i nostri approfondimenti:
FineArt: Lampadario 'Giogali'

Produzione: Vistosi

Vistosi è il nome di un'azienda italiana, attiva nel settore dell'illuminazione decorativa in vetro soffiato, con sede nella provincia di Venezia e conosciuta per aver legato la sua produzione, nel corso degli anni Sessanta e Settanta del XX° secolo, alle creazioni di celebri designers come Gae Aulenti, Vico Magistretti e Angelo Mangiarotti. Nel secolo XVII° il nome Vistosi divenne appellativo dei membri della famiglia di vetrai muranesi Gazzabin, dal 1640 proprietaria della fornace "Al Bastian", e già da un secolo dedita all'arte della soffiatura. Nel 1791 Giobatta Gazzabin Vistosi divenne capo dell'Arte dei Maestri Vetrai e rappresentante dei padroni delle fornaci muranesi. Dopo un periodo buio, in cui l'arte vetraria sembrò essere al tramonto, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945 Guglielmo Vistosi, erede dei Gazzabin, aprì a Murano una nuova fornace e iniziò a dedicarsi alla produzione di articoli per l'illuminazione. Nel 1989 Giancarlo Moretti, imprenditore muranese del settore del vetro, rilevò il marchio Vistosi, fondando la Vetreria Vistosi, affidata alla guida del figlio Matteo. Nel 2º Rapporto Eurispes sull'Eccellenza dell'anno 2007, Vetreria Vistosi ha ottenuto il riconoscimento d'impresa eccellente, tra le 100 migliori selezionate in tutta Italia. Sotto la gestione dei nipoti di Guglielmo, Gino e Luciano, fu avviata la collaborazione con i più importanti disegnatori contemporanei, dalla quale nacquero tra gli anni Sessanta e i primi anni Ottanta creazioni emblematiche nella storia del disegno industriale italiano: Alega di Vico Magistretti, la lampada da tavolo Poveglia di Gae Aulenti, Vega di Michele De Lucchi, le creazioni di Ettore Sottsass e Adalberto Dal Lago. Nel 1967 Angelo Mangiarotti ideò una serie di ganci in vetro modulari senza struttura fissa, a cui diede il nome di Giogali, che da quel momento divennero il simbolo delle collezioni Vistosi. Nel corso degli anni Novanta del XX° secolo venne attuata una riorganizzazione produttiva e commerciale che vide nuove collaborazioni con giovani nomi del design italiano e culminò nel 2005 con la presentazione alla Torre Branca di Milano, durante la manifestazione Euroluce, della versione rivisitata dei Giogali in 3D. Nel 2007 la lampada Diadema, disegnata dagli architetti Romani e Saccani, venne segnalata per il premio Compasso d'Oro al Design Index, grazie alla tecnica di lavorazione esclusiva di trafilatura delle canne di vetro brevettata da Vistosi.

Periodo: 1970 - 1979

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