Paesaggio di Mario Borgiotti - Pescarenico,Lecco, 1968
Caratteristiche
Pescarenico,Lecco, 1968
Artista: Mario Borgiotti (1906-1977)
Titolo opera: Pescarenico, Lecco
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Pescarenico, Lecco
Olio su tavola. Firmato e datato in basso a destra. Sul retro è presente etichetta della "Galleria d'Arte S.Ambrogio" di via Manzoni a Milano, per la mostra personale dell'artista nel 1969. Suggestiva e romantica veduta del rione lecchese di manzoniana memoria, posto sulle riva sinistra dell'Adda, con di sfondo la cima frastagliata del Resegone. Mario Borgiotti fu un importante esponente (nonchè presidente per un decennio) del Gruppo Labronico, ovvero del gruppo di pittori fondato a Livorno e attivo dal 1920, legato alle esperienze pittoriche sviluppatesi in Toscana; importante fu anche il suo impegno nel commercio e nel collezionismo di opere d'arte - una importante collezione privata di opere toscane dell'800 fu esposta contribuendo alla conoscenza e alla valorizzazione della pittura moderna, e imponendosi come conoscitore del più importante movimento italiano del XIX secolo, quello dei Macchiaioli. Nel 1955 si trasferì a Milano in via Manzoni, ove rimase fino al 1976, promuovendo mostre della sua collezione e della sia produzione personale nelle principali città d'Italia e del mondo. Quest'opera rimanda al suo periodo milanese, che gli permise di accostarsi al paesaggio lombardo.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 60
Larghezza: 85
Profondità: 8
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 36
Larghezza: 62
Informazioni aggiuntive
Artista: Mario Borgiotti (1906-1977)
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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