Natura morta con frutta,fiori e volatili
Caratteristiche
Artista: Angelo Maria Rossi Attribuito a
Titolo opera: Natura morta con frutta,fiori e volatili
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Natura Morta
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Natura morta con frutta,fiori e volatili
Olio su tela. Attribuito ad Angelo Maria Rossi, noto come "Pittore di Carlo Torre" o ancor meglio come lo Pseudo-Fardella, che fu attivo nel Nord Italia, principalmente a Milano, nella seconda metà del Seicento. Si distinse per la sua produzione di nature morte. L'opera proposta si presenta ricca di elementi, vari e colorati, in una ambientazione naturalistica, che si sviluppano su due piani orizzontali quasi paralleli, separati dalle balze di un terrapieno. Sul piano superiore campeggia un grande bacile di terracotta o rame, stracolmo di frutta (uva bianca e nera, pere, melograni, mele cotogne), sovrastata a sinistra da un ramo di fico carico di frutti maturi; nel piano inferiore, ancora frutta (le ciliegie e le pesche a sinistra, castagne susine al centro) ma mescolate a fiori recisi sfusi, tra i quali campeggiano due grossi limoni; infine nell'angolo a destra, tre colombe. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica, con decori floreali dipinti.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 122
Larghezza: 162
Profondità: 8
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 101
Larghezza: 146
Informazioni aggiuntive
Artista: Angelo Maria Rossi
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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