Scena di Genere - I Maniscalchi
Caratteristiche
I Maniscalchi
Titolo opera: I maniscalchi
Scuola Artistica: Scuola Fiamminga
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Scene di Genere
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : I maniscalchi
Olio su tavola. Al retro è presente cartiglio con dicitura "Collection Lazzaroni, vente à Nice 16-21 juin 1952", che fa riferimento alla vendita all'asta della celebre collezione del barone Michel Ange Lazzaroni. La scena, equilibrata e composta, raffigura il lavoro di maniscalchi, alcuni intenti all'esterno alla ferratura del cavallo di un signore, altri impegnati all'interno della fucina. Opera dal tono coloristico chiaro e lieve, con eccellente resa dei personaggi e degli effetti luminosi, da quelli dell'interno della fucina al chiarore diffuso dell'orizzonte; di mano sicura che allude ad autore di rilievo, non identificato, e giustifica la provenienza da collezione illustre. Presentato in cornice di fine '800.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 42
Larghezza: 50
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 24
Larghezza: 33
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Fiamminga
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
Erminia incontra i pastori, Camillo Gavassetti / XVII Secolo