Tavolino Carlo De Carli

Codice :  MODTAV0001192

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Tavolino Carlo De Carli

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Ragno, il tavolino firmato De Carli più elegante ed eccentrico degli anni '50
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Tavolino Carlo De Carli

Caratteristiche

Designer:  Carlo de Carli

Produzione:  Italiana

Periodo:  1940 - 1949

Paese produzione:  Italia

Essenza principale:  Faggio

Materiale:  Vetro

Descrizione

Tavolino Carlo De Carli. Tavolino; faggio con piano in vetro.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 52

Dimensioni massime (cm):
Diametro: 75,5

Informazioni aggiuntive

Designer: Carlo de Carli

Allievo di Gio Ponti, non è stato solo uno dei protagonisti del Museo della Triennale di Milano, ma anche una delle personalità che più ha contribuito al rinnovamento della produzione di mobili in Brianza, indirizzandola verso il design. Personaggio di spicco del Politecnico di Milano. Dal 1948 al 1968 è stato sia docente che preside. Nel 1954 vince il Compasso d'Oro con la sua opera "Sedia 683" mentre con la "Poltroncina Balestra", vince il Gran Premio della XI Triennale. La sua carriera di designer viene scandita da un'intensa collaborazione con diverse aziende. Alcune opere, da menzionare per la loro importanza nell'architettura milanese, sono le due case in via dei Giardini realizzate con Antonio Carminati, il Teatro San Erasmo e la chiesa di Sant'Ildefonso. Nel 2011 De Carli viene ricordato al Triennale Design Museum con la mostra di Mobili che lo incorona come uno dei maestri dell'Italian Style.
Scopri di più su Carlo de Carli con i nostri approfondimenti:
DC 154: firmata Carlo de Carli
FineArt: Sedie modello '634'
FineArt: Poltrona '806'

Produzione: Italiana

Periodo: 1940 - 1949

Essenza principale: Faggio

Si tratta di un legno semiduro che, purtroppo, si tarla facilmente, quindi viene considerato povero. Per le sue tonalità chiare ma variegate, dal biondo al rossiccio, fu comunque apprezzato dagli ebanisti francesi. Venne impiegato soprattutto per le strutture dei mobili o, in alternativa al noce, da parte dei mobilieri inglesi di provincia per opere popolari, più che altro nel '700. L'utilizzo più nobile lo si deve a Thonèt, che applicò la piegatura a vapore del faggio nella realizzazione dei mobili, in particolare per le sedie che presero il suo nome.

Materiale: Vetro

Proposte alternative
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