Scena mitologica di Giovanni Battista Recchi - Danae e la pioggia d'oro
Caratteristiche
Danae e la pioggia d'oro
Artista: Giovanni Battista Recchi (1587-1668)
Titolo opera: Danae e la pioggia d'oro
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Allegorico/Mitologico
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Danae e la pioggia d'oro
Olio su tela. In questa splendida rappresentazione, di committenza certamente privata e laica, il pittore si confronta con il tema della Danae, soggetto della mitologia greca amato e praticato da pittori del calibro di Tiziano, Correggio, Orazio e Artemisia Gentileschi, Rembrandt e altri ancora, fino a Klimt. Il mito narra che Zeus fecondò la mortale Danae attraverso una pioggia dorata; da questa unione fu generato il semidio Perseo. Nel nostro dipinto la pioggia dorata si trasforma in monete d'oro, ciascuna individuabile con un conio del periodo. Su una delle monete che cadono dal cielo vi è apposta la firma del pittore, cosa rara per un dipinto antico, che permette di attribuire con certezza il dipinto e che testimonia l'importanza che l'opera aveva all'epoca per l'autore e che riveste attualmente per gli studi della pittura Lombarda del Seicento. Sullo sfondo si intravede una città che si affaccia su un lago, con tutta probabilità una raffigurazione d'epoca della città di Como, città natale del Recchi. E' plausibile che il committente privato del dipinto avesse a che fare con il cambio delle valute data la precisione con cui sono descritti i conii delle monete che cadono dal cielo. Lo stile del dipinto appartiene ancora al tardo manierismo lombardo, praticato anche da pittori del calibro di Simone Peterzano (il maestro di Caravaggio), ma già attento alla descrizione della realtà, del dato naturale, come appare chiaro nella rappresentazione delle foglie appassite sopra la testa di Danae, una lezione che in Caravaggio troverà piena maturazione. Il dipinto, ritelato e con tracce di restauro coerente con lo stile e l'epoca, è in condizioni molto buone. Presentato in cornice dorata in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 152
Larghezza: 198
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 140
Larghezza: 188
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovanni Battista Recchi (1587-1668)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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