Natura morta di Giovanni Crivelli - Pesci e crostacei su uno scoglio
Caratteristiche
Pesci e crostacei su uno scoglio
Artista: Giovanni Crivelli detto il Crivellino (1680/90-1760)
Titolo opera: Pesci e crostacei su uno scoglio
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Natura Morta
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Pesci e crostacei su uno scoglio
Olio su tela. La tela può essere ricondotta con certezza al già cospicuo catalogo del più giovane Crivelli, chiamato per l'appunto Crivellino per distinguerlo dal padre e maestro, Angelo Maria. Spetta peraltro a quest'ultimo, attivo a Milano fin verso il 1730, l'invenzione di una serie di soggetti animalistici ambientati all'aperto a lungo ripetuti nella bottega condivisa col figlio, e dunque l'elaborazione di un repertorio di motivi destinati ad essere variamente replicati. Pur riprendendoli secondo una sua personale declinazione di stile, Giovanni saprà accrescerli grazie al diretto contatto con la bottega di Felice Boselli, nella quale potrebbe aver completato la propria formazione, come proposto da Ferdinando Arisi che a più riprese si è occupato dei due artisti milanesi e della relazione del più giovane con il parmigiano Boselli; le sue ricerche sono riassunte nella monografia Crivellone e Crivellino (Piacenza, 2004) corredata da un ampio corredo illustrativo e dal catalogo generale di entrambi, a cui si rimanda per confronti specifici. Tipico del Crivellino, e derivato per l'appunto da esempi di Felice Boselli, è il soggetto del dipinto qui esaminato, una natura morta di pesci all'aperto che costituisce uno degli apporti più originali di Giovanni al repertorio della bottega Crivelli. Lo ritroviamo innanzi tutto in una composizione verticale firmata per esteso e datata del 1721, che costituisce per l'appunto uno dei suoi primi saggi in questo genere (Forlì, Pinacoteca Civica; Arisi 2004, tav. 75 a p. 517), e poi in una serie di composizioni all'aperto dove ritorna, come nel nostro caso, il motivo della rete sullo sfondo e quello della botte come piano d'appoggio per pesci e crostacei: citiamo ad esempio la composizione di forma ovale in una raccolta privata milanese (Arisi 2004, fig. 53 a p. 325); una in collezione privata a Piacenza (Arisi 2004, fig. 88 a p. 350) e un'altra (p. 351, fig. 90) derivata in maniera testuale da un esempio di Felice Boselli. Il dipinto,già precedentemente restaurato, presenta alcune cadute di colore; necessita di restauro e di ritelatura. Presentato in cornice coeva.
Condizione prodotto:
Già restaurato, presenta alcune mancanze. Necessita di restauro, pulizia e ritelatura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 127
Larghezza: 157
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 118
Larghezza: 148
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovanni Crivelli detto il Crivellino (1680/90-1760)
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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