Arturo Tosi, attribuibile a - Fiori nel vaso
Caratteristiche
Fiori nel vaso
Artista: Arturo Tosi (1871-1956) Attribuibile a
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Composizione Floreale
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione
Olio su compensato. Firmato in basso a sinistra. Sul retro presente dedica dell'autore, titolo e data 1913. Presente inoltre etichetta cartacea di provenienza da Galleria Michelangelo di Bergamo. In cornice coeva.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 46
Larghezza: 36
Profondità: 3
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 33
Larghezza: 24
Informazioni aggiuntive
Artista: Arturo Tosi (1871-1956)
Arturo Tosi, nato a Busto Arsizio nel 1871, è stato uno dei protagonisti della pittura italiana della prima metà del Novecento. Dopo aver attraversato, durante la giovinezza, una stagione caratterizzata da una originale componente segnica e materica che lui stesso definiva “periodo alcoolico”, Tosi si avvicinò nel 1922 al Novecento Italiano, fondato quell'anno da Sironi, Funi e altri artisti, riuniti intorno al critico Margherita Sarfatti. All'interno del movimento, di cui divenne membro del Comitato Direttivo, Tosi rappresentò l'ala più vicina alla tradizione ottocentesca. La sua pennellata fluida e pastosa e la sua ispirazione paesaggistica si riallacciano a una scuola pittorica che dal Fontanesi e dal Piccio giunge alla Scapigliatura e a Gola, rappresentando quasi un anello di congiunzione tra Novecento e Ottocento. Dal 1909 l'artista partecipò regolarmente alla Biennale di Venezia. Nel 1931 vinse il Premio di Pittura alla Quadriennale di Roma. Di lui si interessarono i maggiori critici, da Waldemar George (che nel 1933 pubblica a Parigi una sua importante monografia) ad Argan, da Giolli a Margherita Sarfatti, da Diego Valeri a Carrieri, da Savinio a Lamberto Vitali. Tosi morì a Milano nel 1956.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
FineArt: Ninfa e Fauno, Giuseppe Siccardi