Letto Luigi Caccia Dominioni

Modello Chesa Laria

Codice :  MODDIV0000531

non disponibile
Letto Luigi Caccia Dominioni

Modello Chesa Laria

Codice :  MODDIV0000531

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Letto Luigi Caccia Dominioni - Modello Chesa Laria

Caratteristiche

Modello Chesa Laria

Designer:  Luigi Caccia Dominioni

Produzione:  Italiana

Modello:  Chesa Laria

Periodo:  1960 - 1969

Paese produzione:  Italia

Essenza principale:  Noce

Descrizione

Divano letto; legno di noce.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 94
Larghezza: 196
Profondità: 81

Dimensioni massime (cm):
Larghezza: 203
Profondità: 87

Altezza seduta (cm):  35

Informazioni aggiuntive

Designer: Luigi Caccia Dominioni

Luigi Caccia Dominioni nasce a Milano nel 1913. Compie l'intero ciclo di studi, fino al Liceo Classico, presso l'Istituto Leone XIII di Milano, retto dai Gesuiti. Nel 1931 si iscrive alla facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Si laurea nel 1936 e consegue l'abilitazione professionale a Venezia. Nel 1936, con i fratelli Livio e Piergiacomo Castiglioni, apre uno studio professionale. Presta il servizio militare dal 1939 al 1943, ma rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale di Salò e si deve riparare in Svizzera. Dal 1945 riprende la sua attività di architetto, dapprima con il collega Castiglioni, poi, dal 1946, con proprio studio professionale. Nel 1947 si dedica alla produzione (Azucena) di arredi e oggetti di design con l'architetto Ignazio Gardella. Lavora soprattutto a edifici di Milano e provincia. Si trasferisce nel Principato di Monaco nel 1975, dove costruisce il grattacielo di Parc Saint Roman.
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FineArt: Lampada 'LTE10'

Produzione: Italiana

Periodo: 1960 - 1969

Essenza principale: Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.
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