Acqueforti di Lucas Emil Vosterman

Le chateau d'Ogle e Le chateau de Bothel

Codice: ARTPIT0001689

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Acqueforti di Lucas Emil Vosterman - Le chateau d'Ogle e Le chateau de Bothel

Caratteristiche

Le chateau d'Ogle e Le chateau de Bothel

Artista:  Lucas Emil Vosterman Junior (1624-1666)

Titolo opera:  Le chateau d'Ogle e Le chateau de Bothel

Epoca:  XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Soggetto:  Soggetto Storico

Tecnica artistica:  Stampa

Specifica tecnica:  Acquaforte (Incisione in Cavo)

Descrizione : Le chateau d'Ogle e Le chateau de Bothel

Acqueforti colorate. Sono opera dell'incisore fiammingo Lucas Emil Vosterman junior, incisore figlio dell'omonimo Lucas Vosterman: entrambi lavorarono per i più grandi pittori della loro generazione (Rubens, Van Dick). In alto a destra, in francese, il nome delle località nel Northumberland (nel Nord-est dell'Inghilterra) e dei proprietari, i baroni d'Ogle. Al centro della scena vi è il nobile intento ad addestrare il suo cavallo: le due acqueforti provengono dal libro "La Methode et Invention nouvelle de Dresser les Chevaux" di William Cavendish, edito nel 1657 circa. In cornice.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 62,5
Larghezza: 75
Profondità: 2

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 53
Larghezza: 40

Informazioni aggiuntive

Artista: Lucas Emil Vosterman Junior (1624-1666)

Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.
Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
Erminia incontra i pastori, Camillo Gavassetti / XVII Secolo

Soggetto: Soggetto Storico

Tecnica artistica: Stampa

La stampa è un processo per la produzione di testi e immagini, tipicamente mediante l'impiego dell'inchiostro su carta e di una pressa da stampa. Spesso viene svolto come processo industriale su larga scala ed è una parte essenziale dell'editoria.

Specifica tecnica: Acquaforte (Incisione in Cavo)

Acquaforte (in latino aqua fortis) anticamente designava l'acido nitrico, detto anche mordente. Oggi indica un tipo di stampa ed il modo per produrla. La tecnica dell'acquaforte era nota fin dai tempi antichi e veniva impiegata per incidere decorazioni sulle armi. Alcuni dei primi ad utilizzarla per le stampe d'arte sono stati Albrecht Dürer in Germania e il Parmigianino in Italia.
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