Guido Reni, copia da - Lucrezia
Caratteristiche
Lucrezia
Artista: Guido Reni (1575-1642) Copia da
Titolo opera: Lucrezia
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Ritratto/Volto
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Lucrezia
Olio su tela. E' copia del dipinto di Guido Reni conservato presso la Galleria di Palazzo Corsini a Firenze. Il dipinto raffigura il dramma del suicidio di Lucrezia romana dopo la violenza subita da Tarquinio. Questo soggetto fu caro al pittore bolognese Guido Reni che lo ripropose in numerosi varianti; ma la vicenda di Lucrezia, esempio di virtù e di forza, ha ispirato nel passato artisti e scrittori di ogni epoca, da Tito Livio, a Seneca, da Ovidio a Boccaccio, a Shakespeare: dal gesto estremo della fanciulla il popolo romano trovò la determinazione per insorgere, segnando, con la cacciata dei Tarquini, la fine della monarchia e l'inizio della repubblica. Restaurato. E' presentato in cornice antica dorata e intagliata.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 106
Larghezza: 82
Profondità: 7
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 74
Larghezza: 57
Informazioni aggiuntive
Artista: Guido Reni (1575-1642)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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