Tre acqueforti di Antonio Tempesta,1610/1613
Caratteristiche
Artista: Antonio Tempesta (1555-1630)
Titolo opera: Tre acqueforti
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Scena con Figure
Tecnica artistica: Stampa
Specifica tecnica: Acquaforte (Incisione in Cavo)
Descrizione : Tre acqueforti
Acqueforti su carta, monogrammate in lastra. Al retro ciascuna reca cartoncino de "Il gabinetto delle stampe" di Milano, con i dati di ciascuna stampa, il titolo, la data e le caratteristiche tecniche. Due di esse, titolate "Abramo libera Lot" e "La morte di Abimelech" sono datate 1613 e portano il monogramma in lastra dell'autore. Esse fanno parte della serie de " Le battaglie dell'Antico Testamento". La terza, intitolata " La caccia allo struzzo", è datata 1610, e fa parte di una serie di sei scene di caccia. Sono presentate in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 50,5
Larghezza: 36
Profondità: 2
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 21
Larghezza: 29
Informazioni aggiuntive
Artista: Antonio Tempesta (1555-1630)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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