Madonna con Bambino - Seguace di Marco D'Oggiono
Caratteristiche
Seguace di Marco D'Oggiono
Artista: Marco D'Oggiono (1475 ca.-1549) Seguace di
Titolo opera: Madonna con Bambino
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Madonna con Bambino
Olio su tavola di noce. Il dipinto riprende le posture della "Madonna con Bambino" di Marco D'Oggiono conservata al Museo del Louvre di Parigi, ed abbondantemente replicata con diverse varianti, a testimonianza del successo che la composizione ebbe. E' stato sottoposto ad analisi scientifiche (microscopiche, in riflettografia infrarossa, spettroscopiche e spettrofotometriche, come da allegato fascicolo con i risultati), che hanno confermato la datazione seicentesca della tavola e la coerenza con essa dei pigmenti della parte inferiore del dipinto (il Bambino); l'analisi del cretto e dei pigmenti della parte superiore hanno evidenziato invece interventi successivi, databili al XIX secolo, a rimodellare con grazia, su canoni leonardeschi, la figura della Madonna. L'opera è presentata in cornice antica.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 58
Larghezza: 47
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 45
Larghezza: 35
Informazioni aggiuntive
Artista: Marco D'Oggiono (1475 ca.-1549)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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