Maestro dei riflessi, ambito di - Il tombolo e il cagnolino addomesticato
Caratteristiche
Il tombolo e il cagnolino addomesticato
Artista: Maestro dei riflessi (XVIII secolo)
Titolo opera: Il tombolo e il cagnolino addomesticato
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Scene di Genere
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Il tombolo e il cagnolino addomesticato
Olio su tela. Il Maestro dei riflessi, anonimo veneziano della metà del '700, fu artista appartenente alla cerchia dell'artista veneziano Pietro Longhi (1701-1785), il quale si specializzò e diede seguito ai dipinti di genere e di costume con scene di vita veneziana, che lo resero famoso a partire dalla metà del secolo. In essi venivano raccontati episodi accattivanti della bassa o dell'alta società veneziana, immersa nella sua vita quotidiana, rispondendo in pieno al desiderio illuministico di indagare la realtà che ci circonda. La fortuna di questi soggetti presso gli aristocratici e gli intellettuali veneziani (tra i quali il grande commediografo Carlo Goldoni) favorì la crescita di numerosi imitatori e seguaci, tra i quali appunto il Maestro dei Riflessi. L'opera proposta presenta una gustosa scenetta domestica: mentre la madre cuce al tombolo, la ragazzina addomestica il cagnolino con un biscotto, sotto lo sguardo divertito del padre. L'opera è presentata in cornice antica modificata. Sul retro del telaio è presente un cartiglio di antico inventario.
Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 68
Larghezza: 47
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 44
Larghezza: 37
Informazioni aggiuntive
Artista: Maestro dei riflessi (XVIII secolo)
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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