Nino Caffé, attribuibile a - Pretini,1974
Caratteristiche
Pretini,1974
Artista: Nino Caffè (1908-1975)
Titolo opera: Pretini
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Scena con Figure
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Pretini
Olio su tela. Firmato Caffé in alto al centro, ulteriore firma e data al retro. Purtroppo privo di autentica, questa piccola scena rientra perfettamente per stile e soggetto nella produzione del pittore Nino Caffé, originario dell'Abruzzo, ma cresciuto poi artisticamente in parte a Pesaro e Urbino e poi ampiamente a Roma. Caffé è divenuto famoso in particolare come "il pittore dei pretini", per l'ampia produzione dedicata a questo particolare soggetto. Di lui ha scritto il poeta e scrittore Aldo Palazzeschi :" Prendendo a soggetto i giovani seminaristi nella vita comune, in refettorio seduti a mensa, in un'ora di ricreazione nel cortile del seminario o sulla spiaggia del mare, candidamente addormentati sognanti la mitria e la porpora, l'artista ha saputo trarre dal nero, il simbolo delle cose austere o dolorose, la gioia pura e semplice". In cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 40
Larghezza: 46
Profondità: 55
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 18
Larghezza: 24
Informazioni aggiuntive
Artista: Nino Caffè (1908-1975)
Nino Caffè, nome d'arte di Giovannino Caffè (Alfedena, 24 giugno 1908 - Pesaro, 17 maggio 1975), è stato un pittore italiano. Nino Caffè è nato ad Alfedena in Abruzzo nel 1909; compiuti gli studi elementari a L'Aquila, nel 1920 la sua famiglia si trasferisce ad Ancona, dove riceve le prime lezioni di pittura da Ludovico Spagnolini. Nel 1930 si trasferisce a Pesaro e s'inserisce nella vivace vita culturale e artistica della città, e conosce vari artisti locali ( Bruno Baratti, Werter Bettini, Ciro Cancelli, Alessandro Gallucci, Aldo Pagliacci, Achille Wildi). Già nel 1931 inizia ad esporre e nel 1938 partecipa alla Biennale di Venezia, nella quale ottiene un premio acquisto del Re Vittorio Emanuele III; nel 1935 si diploma all'Istituto Statale d'Arte di Urbino dove poi, nel 1943 e 1944, insegnerà "figura". La galleria Gianferrari di Milano, nel 1944, gli dedica un'ampia esposizione. Nel 1946, a Pesaro, ha una personale nella galleria della casa natale di Rossini. Inizia per lui il momento di vero successo: ha uno studio a Roma dove si appoggia alla galleria l'Obelisco, diretta da Gaspero del Corso e da Irene Brin, che proprio con una sua personale apre anche una sede a New York. Il Metropolitan Museum acquista una sua opera. Nel 1963 chiude lo studio romano e fa ritorno a Pesaro, pur continuando a collaborare con la galleria l'Obelisco. Altre gallerie, oltre a Gianferrari di Milano, la San Luca di Verona, il Vicolo di Genova, la Probibia di Palermo, la Zoot di La Spezia. Alla produzione di pittura alterna con altrettanto successo quella di incisione. La sua opera è apprezzata dai maggiori collezionisti europei e americani, consacrando il pittore "dei pretini" alla fama internazionale. Nino Caffè muore a Pesaro nel 1975 all'età di 66 anni a seguito di un collasso cardiocircolatorioEpoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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