Credenza con Portavivande

Codice :  BOTUMB0000696

non disponibile
Credenza con Portavivande

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Credenza con Portavivande

Caratteristiche

Stile:  Umbertino (1870-1900)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Italia

Essenza principale:  Abete

Descrizione

Credenza- dispensa a due ante e due cassetti allineati sottopiano. Ante apribili a ribalta con rete a chiudere vano portavivande. Alzata sagomata.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 195
Larghezza: 124
Profondità: 54

Informazioni aggiuntive

Stile: Umbertino (1870-1900)

Il nome di questo stile lo si deve al regnante dell'epoca Umberto I nominato Re del Regno d'Italia il 9 gennaio 1878 ed assassinato il 9 luglio 1900.
Lo stile Umbertino è tipicamente italiano ed appartiene a quel periodo Eclettico che contraddistinse la seconda metà dell'800, durato poco meno di un ventennio lo stile Umbertino si diffuse verso il 1880 e terminò verso il 1895 quando subentrò un nuovo stile chiamato Liberty ed universalmente conosciuto come l'Art-Nouveau a cui farà seguito l'Art-Decò.
In questo stile, prevalentemente eclettico e monumentale, vennero riproposti nei mobili, dal comodino al grande armadio o credenza, elementi Gotici e Barocchi appartenenti in origine al Rinascimento ma anche adorni con mascheroni di grandi dimensioni, cornici e decorazioni.
Scopri di più sullo stile umbertino con i nostri approfondimenti:
Un secretaire umbertino dedicato a Dante Alighieri
Un confronto tra una consolle Luigi Filippo e una Umbertina

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale: Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.
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