Natura morta di Cesare Monti - La lepre,1957
Caratteristiche
La lepre,1957
Artista: Cesare Monti (1891-1959)
Titolo opera: La lepre
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Natura Morta
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : La lepre
Olio su tela. Firma e data in centro a destra. Al retro sul telaio sono presenti il titolo e ulteriore data. Cesare Monti nacque a Brescia nel 1891. Studiò pittura con Edoardo Togni, allievo di Gaetano Previati e si accostò alla tecnica divisionista. Nel 1911 si trasferì a Milano ed iniziò a frequentarvi il vivace ambiente artistico. La sua evoluzione pittorica proseguì fino alla fine, passando dall'iniziale divisionismo ad una più libera pittura eseguita senza disegno, sull'onda dell'impressione, per giungere a confrontarsi coraggiosamente e consapevolmente con le nuove tendenze, in una sorta di figurativo/informale. L'opera presentata è una natura morta legata al tema della caccia: la lepre è la preda appena uccisa, raffigurata presso il fucile la cartuccera del cacciatore. L'opera è presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 75
Larghezza: 95
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 60
Larghezza: 80
Informazioni aggiuntive
Artista: Cesare Monti (1891-1959)
Cesare Monti nacque a Brescia nel 1891. Studiò pittura con Edoardo Togni e Gaetano Previati e si accostò alla tecnica divisionista. Nel 1911 si trasferì a Milano ed iniziò a frequentarvi il vivace ambiente artistico. La sua evoluzione pittorica proseguì fino alla fine, passando dall'iniziale divisionismo ad una più libera pittura eseguita senza disegno, sull'onda dell'impressione, per giungere a confrontarsi coraggiosamente e consapevolmente con le nuove tendenze, in una sorta di figurativo/informale.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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