Paesaggio di Martino Dolci - Chiesa di Costalunga (BS),1945
Caratteristiche
Chiesa di Costalunga (BS),1945
Artista: Martino Dolci (1912-1994)
Titolo opera: Chiesa di Costalunga (BS)
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Chiesa di Costalunga (BS)
Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Al retro sul telaio presente localizzazione del paesaggio e la data di realizzazione. Martino Dolci, bresciano di umilissime origini, si formò artisticamente alla scuola di figura dal vero aperta in un salone dell'ex convento di S. Barnaba di Brescia da Virgilio Vecchia, commerciante e pittore, nipote del paesaggista Giovanni Battista Bosio. Dall'ex-convento di S. Barnaba passarono tutti i futuri protagonisti della pittura bresciana e Martino Dolci ebbe così occasione di conoscere e accostarsi all'ambiente artistico bresciano. Piuttosto che alla figura dal vero il Dolci preferì però dedicarsi agli scorci dei paesaggi dei Ronchi, oppure agli animali che scovava nelle cascine della campagna intorno alla città. L'opera è presentata in cornice lavorata.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 64
Larghezza: 73
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 40
Larghezza: 50
Informazioni aggiuntive
Artista: Martino Dolci (1912-1994)
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
FineArt: Ninfa e Fauno, Giuseppe Siccardi