Grande Tavolo in Stile Neorinascimento

Codice :  ANTATA0046097

non disponibile
Grande Tavolo in Stile Neorinascimento

Codice :  ANTATA0046097

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Grande Tavolo in Stile Neorinascimento

Caratteristiche

Stile:  In stile Neorinascimento

Epoca:  XX Secolo - dal 1901 al 2000

Origine:  Italia

Essenza principale:  Noce

Descrizione

Grande tavolo in stile Neorinascimento, sorretto da quattro gambe riccamente intagliate nella parte superiore con mascheroni grotteschi dalle fattezze ferine e terminanti in piedi leonini. Anche la fascia sottopiano è intagliata con volute fitomorfe e presenta due cassetti lungo i lati corti.

Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 81
Larghezza: 163
Profondità: 94

Informazioni aggiuntive

Stile: In stile Neorinascimento

Ripresa stilistica, del 900, delle forme proprie dello stile Rinascimentale.
E' questo uno stile che ripropone, guardando alla grandezza del passato, motivi decorativi e degli ornati propri del '500.
Mascheroni, cornici, colonne intagliate con erme che compongono strutture architettoniche tipiche dei palazzi rinascimentali, sono gli elementi che caratterizzano lo stile neorinascimento.
Questi elementi rimarranno nella produzione di arredi fino ai primi del '900 contaminandosi con elementi floreali.
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Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000

Essenza principale: Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.