Vetrinetta Biedermeier

Codice :  ANMOLI0054556

non disponibile
Vetrinetta Biedermeier

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Vetrinetta Biedermeier

Caratteristiche

Stile:  Biedermeier (1815-1848)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Austria

Essenza principale:  Mogano Noce

Descrizione

Vetrinetta Biedermeier di produzione austriaca. Sorretta da quattro piedini dei quali quelli anteriori torniti, i montanti presentano degli intagli traforati a volute. Sul fronte presenta due ante impiallacciate in noce e vetrate, sormontate da un cassetto mosso impiallacciato in radica di noce. I fianchi e il piano sono impiallacciati in mogano. Il mobile è già stato interessato da restauri ed è in ottime condizioni.

Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.

Dimensioni (cm):
Altezza: 136
Larghezza: 89
Profondità: 41

Informazioni aggiuntive

Stile: Biedermeier (1815-1848)

Lo stile Biedermeier è uno stile che caratterizza i mobili tedeschi e austriaci all'incirca tra il 1815 (Congresso di Vienna) e il 1848 (inizio dei movimenti rivoluzionari).
Le sue caratteristiche principali sono l'essenzialità e la funzionalità, e la destinazione casalinga.
Biedermeier assunse in primo luogo una connotazione dispregiativa: la parola deriva da “Bieder”, ovvero “sempliciotto” e da “Meir”, uno dei cognomi tedeschi più diffusi all'epoca ed era il nome di un personaggio “sempliciotto” di una commedia di Ludwig Eichrodt.
Questo termine voleva indicare il piccolo borghese conservatore, preoccupato unicamente della propria realtà familiare.
Anche se in modo dispregiativo il termine rappresenta esattamente la nuova situazione sociopolitica in cui il borghese è costretto o rassegnato a rinunciare agli aneliti di democrazia e libertà.
Il centro della vita diventa, quindi, la casa, non più caratterizzata dal lusso sfrenato ma, comoda e pratica.
Di conseguenza i mobili biedermeier sono prodotti funzionali, comodi e facilmente realizzabili.
Lo stile è un'evoluzione dello stile Impero verso una maggiore semplificazione, senza elementi ornamentali e anticheggianti, forme più leggere, lineari e curve, colori più chiari.
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Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale:

Mogano

Si tratta di uno dei legni più pregiati e ricercati in ebanisteria. Fu scoperto in America Centrale intorno al 1600 e cominciò a essere importato in Inghilterra nel '700. Molto apprezzato per la sua durezza e indistruttibilità, divenne diffusissimo in seguito al blocco delle esportazioni di noce dalla Francia nel 1720 e alla conseguente eliminazione dei dazi di importazione inglese sul mogano dalle colonie in America e India. La versione più preziosa proviene da Cuba, ma diventò costosissima. Sul finire del '700 cominciò a essere impiegato anche in Francia nei mobili Luigi XVI, Direttorio e Impero, la sua diffusione declinò a partire da quando Napoleone, nel 1810, ne proibì l'importazione. Venne generalmente impiegato nella fabbricazione di mobili eleganti, per le sue caratteristiche e la bella venatura.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.